TV Sorrisi e Canzoni

Marco Liorni

Il 1˚ giugno debutta con ItaliaSì! Giorno per «È quello che consiglio a tutti per uscire da questo momento difficile. Ed è anche il segreto per vincere nel mio quiz!»

- Di Stefania Zizzari foto di Iwan Palombi

Dopo “ItaliaSì!” condurrà ancora “Reazione a catena” .............

Non solo non si ferma. Durante l’estate Marco Liorni raddoppia. Anzi, triplica. Anzi, fa un bel poker di programmi tv. O meglio, un “quasi” poker, perché ai tre programmi che saranno stabilment­e in onda, si aggiungono due puntate (il 28 e il 29 maggio in sostituzio­ne di Eleonora Daniele che va in maternità) di “ItaliaSì! Podio e poi!”, nelle quali racconta come sono andate a finire alcune storie proposte sul podio di “ItaliaSì!”. Questi due appuntamen­il ti accompagna­no i telespetta­tori fino al primo giugno, quando alle 10 di mattina il conduttore partirà con la sua nuova avventura estiva quotidiana: “ItaliaSì! Giorno per giorno”. A questa si affianca per tutto il mese di giugno la versione tradiziona­le del programma, che è quella del sabato pomeriggio. In coda, a completare il poker, arriva “Reazione a catena”, dal 29 giugno fino a tutto il mese di settembre. Ma andiamo per ordine e partiamo dalla novità.

Marco, “ItaliaSì! Giorno per giorno” è una declinazio­ne del programma del sabato?

«In un certo senso sì, podio rimane e potrà ospitare una persona a puntata, a causa delle restrizion­i. Abbiamo però scelto un altro simbolo: la finestra. La finestra è il punto di contatto col mondo esterno. Durante tutto questo periodo è da lì che sono entrate nelle nostre case luce, aria, musica, le voci di altre persone. L’abbiamo scelta allora come modalità di narrazione». Cosa intende? «Ogni giorno seguiremo delle persone che svolgono lavori che comportano l’interazion­e con gli altri e ci faremo raccontare la situazione: il medico di base, il parrucchie­re, il cassiere del supermerca­to, il tassista, il cameriere… tutti loro ci restituira­nno la fotografia di quello che sta succedendo nel nostro Paese. Sempliceme­nte raccontand­o ciò che vivono tutti i giorni. L’ambizione è avere un affresco di quello che sta accadendo in Italia in un momento importanti­ssimo, dopo la ripartenza. Sempre con un tono di giusta leggerezza, aprendo ogni collegamen­to con l’immagine di una finestra». Avrà dei compagni di viaggio?

«Sì, gli stessi del sabato pomeriggio: Mauro Coruzzi, Rita Dalla Chiesa, Elena Santarelli e Manuel Bortuzzo. Con loro ci sono stimoli di racconto, di commento e di discussion­e. E poi quattro giornalist­i, i nostri inviati sui fatti del giorno».

Se lei salisse sul podio cosa direbbe?

«Mi piacerebbe dire che le generazion­i dei nostri figli e dei nostri nipoti si meritano che questo Paese diventi un Paese nuovo, nel senso più profondo della parola. È ora di farlo funzionare bene, perché saranno i nostri ragazzi a pagare i debiti che siamo costretti a fare in questo periodo. E bisogna avere rispetto per loro: investire in scuola, in sanità, in tutela dell’ambiente. Diamo loro delle opportunit­à». Come le è venuta

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