Vanessa Incontrada
In questo periodo si dedica alla famiglia
La rivedremo presto in tv in tre ruoli molto diversi .................
« Mi scusi, ero fuori con Tokyo e Zelig e non ho sentito il telefono» dice sorridendo Vanessa Incontrada. Tokyo e Zelig?
«Sì, i due cuccioli di Golden retriever che sono entrati a far parte della nostra famiglia da poco più di un mese. Sono proprio felice!».
Come mai la scelta di prendere altri due cani oltre alla sua barboncina Gina?
«Io e Isal avevamo tanta voglia di prendere un altro cane, innamorati come siamo degli animali. Non potendo andare a vederlo di persona a causa delle restrizioni, ci arrivavano di volta in volta le fotografie di questi due fratellini. Li abbiamo visti crescere praticamente, e quando è arrivato il momento di decidere non ci siamo riusciti e allora li abbiamo presi tutti e due
Suo figlio sarà felicissimo... «È molto bravo, ci siamo divisi i compiti: la mattina li porto fuori io, il
«Già. Dopo 10 anni non solo torneremo a lavorare insieme ma torneremo a “Zelig”. Sono emozionata: a tutti e due fa un effetto forte. Noi ci sentiamo, ci vediamo spesso ma lavorativamente è tanto che non facciamo qualcosa insieme. E sono contenta perché sui social ho letto commenti di persone impazienti di rivederci di nuovo insieme».
VANESSA (63) CON CLAUDIO BISIO
«Pur essendo repliche e dunque con un impatto minore sul pubblico, mi fa piacere perché è una serie che ho amato molto, anche più di altre cose che ho fatto, e il ruolo di Lisa per me è davvero speciale».
Come mai?
«Beh, diciamo che il pubblico non rischierà di dimenticarmi!
Quali progetti lavorativi ha dovuto sospendere a causa del lockdown?
«I “Music Awards”, che non so quando si riusciranno a fare, lo spettacolo in teatro “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”, le riprese di una serie tv per Raiuno che racconta una storia d’amore, e quelle di un film per il cinema».
Nel frattempo però ha potuto riaprire “Besitos”, il suo negozio di abbigliamento a Follonica.
«Sì. La domenica abbiamo fatto una bella pulizia e il lunedì abbiamo riaperto seguendo tutte le regole del caso».
Come si è organizzata?
«C’è una ragazza in negozio, entra una persona per volta, con mascherina e guanti, e gli abiti che le clienti provano poi li porto a igienizzare».
A proposito di mascherine, le ha fatte realizzare appositamente?
«Ho fatto un prototipo e le sto realizzando per fare un regalino alle mie clienti. Per un bel po’ farà parte di noi, allora invece di indossare quelle brutte ho pensato a un accessorio in più che do alle clienti per dire: anche in un momento così, vi sono vicina».
Come le ha pensate?
«Sono di microfibra e in mezzo c’è ovviamente il filtro. Abbiamo scelto un tessuto naturale che sembra juta, di color corda. Semplici, come nello stile “Besitos”». ■