Allora è vero che la vita
È rientrata dall’Argentina, ha festeggiato gli «Avevo messo in pausa la mia carriera per motivi validissimi» dice. «Adesso è ora di ripartire»
Parli con Sarah Felberbaum e alleni il tuo inglese in modo divertente. Sì, perché l’attrice di origini inglesi si rivolge ai figli nella sua lingua madre e allora capita che in mezzo alla chiacchierata...
scusi ma mio figlio Noah ha imparato a vestirsi da solo e gli do una mano per chiudere i bottoni. Vuole scegliere lui cosa mettersi: ora ha circa 17 strati addosso, tra camicia scozzese, maglietta a scacchi, maglietta a righe... Rischia di svenire per il caldo! Non solo. Sopra ai pantaloncini corti ha deciso pure di indossare dei pantaloni lunghi legati in vita come cintura. Diciamo che non passa proprio inosservato!
Sarah, la ritroviamo in tv con le repliche di “Il giovane Montalbano”. Che effetto le fa rivedersi nei panni di Livia, la fidanzata di Salvo?
«Mi fa tanto piacere perché è un lavoro che ho apprezzato, anche nel tempo. Crescendo ti guardi indietro e dici: “Quella cosa magari potevo evitarla”, oppure: “Quell’altro progetto non mi ha dato le soddisfazioni che speravo”. Invece “Il giovane Montalbano” non mi ha mai delusa. Mi dispiace anzi che non si parli di un seguito. È gratificante l’affetto che ricevo sui social quando ricordo che vanno in onda le repliche. Io sono una che si sottovaluta spesso e vedere che questo lavoro è così apprezzato mi fa bene».
Il lunedì sera vi mettete tutti in famiglia sul divano a guardare la puntata?
«No Non li costringo a guardare le mie cose, anzi. Ho un po’ di pudore da questo punto di vista, ce l’ho sempre avuto. Io mi riguardo con curiosità ma anche con un po’ di vergogna. Preferisco essere sola».
E suo marito Daniele (De Rossi, ex capitano della Roma) cosa le dice?
«È fiero di me».
Vi eravate trasferiti tutti in Argentina quando lui era al Boca Juniors,
Daniele
Noah (3).
ora ha deciso di lasciare il calcio giocato e siete rientrati a Roma.
«La vita è così, pensavamo di restare ancora lì e invece tutto cambia nel giro di pochi giorni. Ci siamo riadattati a vivere in Italia. Quella dell’Argentina la vivo come un’idea dolceamara, come un’avventura che non ho potuto concludere e che avevo iniziato nel migliore dei modi. Ci stavo bene, ero contenta e avevo affrontato con grande energia la novità. Appoggiando
Daniele nel suo lavoro e nelle sue scelte. Avevamo trasferito l’intera famiglia e dopo sei mesi eravamo a nostro agio, ci sentivamo a casa. La decisione di rientrare è stato un colpo, lo ammetto, ma di carattere sono una che si riprende e va avanti. Non mi piace permettere agli eventi di abbattermi. E poi in fondo tutto gira sempre attorno a noi, e questo è l’importante. Anche durante il periodo di lockdown siamo stati bravi».
Cosa intende? «Mettendo da parte la tragedia in sé, come famiglia ce la siamo cavata bene. Ci siamo tutti immediatamente adattati alla novità senza cercare di combatterla, perché sarebbe stato inutile. E abbiamo trovato un nuovo ritmo nel rispetto di ognuno di noi, dei nostri alti e bassi, delle esigenze dei bambini. Insomma, ho avuto la conferma che non siamo male, siamo belli saldi e io sono fiera della nostra famiglia». Ora che Daniele non gioca più a calcio come è cambiata la vostra quotidianità?
«Dopo 11 anni sempre in giro per lavoro, ritrovarmelo fisso in casa mi fa un certo effetto. Sicuramente è una novità. I bambini ne sono felicissimi e noi stiamo così bene che me lo godo totalmente. Pensando che tra un po’ ricomincerà a lavorare e se ne andrà di nuovo in giro, come è giusto che sia, quando inizierà il suo secondo capitolo di vita professionale».
Lei ha compiuto 40 anni
«Sono contenta della donna che sono. Non amo pensare alle cose che non sono riuscita a raggiungere, piuttosto sono fiera di quello che ho. E poi sono contenta di iniziare questo nuovo percorso di vita con la consapevolezza e la sicurezza dei 40 anni: mi conosco, so chi sono, so cosa voglio e posso andare dritta all’obiettivo». Che la porta dove? «Avevo messo in pausa il mio lavoro per motivi validissimi: adesso ho voglia di riprendere quello che ho costruito negli anni dal punto di vista professionale. Sto facendo provini, incontri e già questo mi dà soddisfazione. Ho un paio di progetti in ballo per il cinema e questa emotivamente è per me una cosa importante». ■