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A Roma solo per amore

Vinto il Premio Nobel nel 2016. Ecco 12 curiosità su di lui, come...

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Il concerto più speciale

Il 27 settembre 1997 Dylan si è esibito di fronte a Giovanni Paolo II a Bologna, durante il XXIII Congresso Eucaristic­o nazionale. Bob suonò mezz’ora in una serata in cui si esibirono anche, tra gli altri, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Adriano Celentano e Andrea Bocelli.

In Italia inseguendo Suze

La prima venuta in Italia di Dylan fu una questione di cuore e non di musica: arrivò per rivedere la fidanzata Suze Rotolo, che si era trasferita a Perugia per studiare l’italiano. Bob atterrò a Roma il 5 gennaio 1963 e fu subito portato al Folkstudio. Negli Usa stava raccoglien­do i primi successi e nel club romano forse cantò un paio di canzoni (con una chitarra prestata da Toni Santagata, si dice). Non si sa neppure se sia riuscito ad andare a Perugia, anche perché nel frattempo Suze era tornata negli Usa. Dylan ripartì il 10 gennaio dopo aver fatto il turista e scritto le canzoni “Boots of spanish leather” e “Girl from the north country”. Il fidanzamen­to finì nel 1964, ma Suze gli resta abbracciat­a per sempre sulla copertina del disco “The freewheeli­n’ Bob Dylan”.

La controvers­ia di Manchester

Dylan nasce cantante folk: voce, chitarra acustica e armonica. Nel 1965 inizia a suonare elettrico nei dischi e dal vivo ed è contestato come traditore. Storico l’incidente del 17 maggio 1966 alla Free Trade Hall di Manchester. Verso la fine del concerto, un uomo gli grida «Giuda!»; Dylan risponde: «Bugiardo!», poi dice alla band «Alzate il dannato volume». Chi urlò «Giuda»? Per anni l’onore è stato attribuito a un certo Keith Butler, poi si è fatto avanti un secondo urlatore: John Cordwell. Il mistero è noto come la “controvers­ia di Manchester”. Lo scambio di battute si ascolta nel disco “The bootleg series Vol. 4: Bob Dylan live 1966, The Royal Albert Hall concert”.

La controvers­ia di Stoccolma

Bob Dylan vince il Nobel per la Letteratur­a del 2016. La scelta solleva polemiche. Lui comunque non si presenta alla cerimonia del 10 dicembre 2016 “per precedenti impegni”; al suo posto va l’amica Patti Smith. Il cammino verso il Nobel era partito nel 1996, quando Gordon Ball, professore americano di Storia della letteratur­a, scrisse la prima lettera ufficiale di candidatur­a.

Il re e io

Dylan e Presley: difficile pensare a due artisti più diversi. Eppure Bob ha spiegato che fu Elvis a fargli venir voglia di prendere in mano una chitarra. Bob avrebbe scritto “Went to see the gypsy” pensando a Presley “imprigiona­to” nei palcosceni­ci di Las

Vegas. Elvis ha inciso tre classici dylaniani: “Tomorrow’s a long time”, “Don’t think twice, right” e “Blowin’ in the wind”.

Amato dai pirati...

Il primo bootleg della storia, ovvero il primo “disco pirata”, è “Great white wonder”, uscito nel luglio 1969: un doppio album con una ventina di canzoni.

...e da Pippo Franco

Pippo Franco ha cominciato la carriera come musicista. Nel 1967 divenne il simbolo dei giovani beat italiani tiranneggi­ati da padri retrogradi cantando “Vedendo la foto di Bob Dylan”.

Un vero maniaco

it’s all

Centinaia di critici e studiosi hanno ragionato su Dylan. Fra questi c’è A. J. Weberman, che fra gli Anni 60 e 70 passò mesi a rovistare nella spazzatura di casa Dylan a New York per dimostrare quanto si fosse imborghesi­to. Nel 1971 l’artista, sfinito da questa “persecuzio­ne”, lo aggredì per strada. ■

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IL NUOVO DISCO
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