Angela, da nome di donna a cognome
Nonostante la popolarità di giornalisti come Piero e Alberto Angela
o Carlo Rossella, e di calciatori come Marco Amelia o Virginio Rosetta, un uomo che abbia per cognome un nome di donna (e viceversa) rischia di dover sempre precisare la propria identità per evitare uno scambio di genere. Infatti, se i loro nomi cognomi corrispondono a nomi, è vero anche il contrario: il cognome Bruno è tra i primi 10 in Italia, Alberto è frequente in Piemonte, Marco è piemontese e ligure, Piero raro e sparso; ed esiste perfino il cognome Carlo, quello della “signorina” inventata dall’indimenticabile Anna Marchesini! I più frequenti derivanti da nomi femminili sono De Rosa, Rosa e La Rosa, Viola, Colella e Coletta, Diana, Gioia, De Lucia, Annunziata, D’Anna e Di Maria. Però, attenzione: Rosa può essere un soprannome relativo al colorito; Gioia è soprattutto un toponimo (da Gioia del Colle), come pure Martina (Franca) e Di Paola (dal comune cosentino). Colella e Coletta, diminutivi di Cola da Nicola, corrispondono a un maschile, il veneziano Giada allude alla pietra. Sono invece matronimici certi (quindi derivanti da un nome femminile) i cognomi siciliani Alessandra, Emma, Sofia, Veronica, Letizia e Maria; i calabresi Simonetta e Lucia, il pugliese Aurora, i campani Francesca e Arianna, i piemontesi Chiara e Lisa, il ligure Laura e poi Gaia, Michela,
Simona, Cristina e Camilla.