«TENGO MOLTO AI MIEI NONNI MA SE MUOIONO, PAZIENZA»
Caro direttore, a “Dritto e rovescio”, la trasmissione del bravo Paolo Del Debbio, una ragazza intervistata per strada ha detto queste testuali parole: «Comunque i giovani della mia età non muoiono di Covid. Ma neanche mio padre che ha 50 anni muore di Covid. No, muoiono solo le persone anziane. Quello che dico io, arrivati a questo punto… Anche i miei nonni: tengo molto ai miei nonni, ma se devono morire, morissero, cioè...». Cioè? Siamo arrivati a questo punto?
Sara Pini, Benevento
Ho visto quel filmato e ho immaginato la ragazza che torna a casa e dice giuliva a nonni e genitori: «Mi ha intervistato la tv! Venite a vedere!». E poi le facce di nonni e genitori mentre sentivano le parole dell’adorata nipote e figlia. Magari hanno pensato: «Abbiamo una pazza in casa e non lo sapevamo!». Io ci sono rimasto male non come nonno, ma come membro di una società dove albergano pensieri così brutali. «Ridatemi la discoteca e prendetevi pure i miei nonni!» sembrava voler dire quell’adolescente cinica e oltretutto ignorante (di Covid si muore anche a 50 anni, e anche più giovani). Ma temo che non sia un caso isolato: come se il Covid invece di renderci più altruisti, avesse accentuato i nostri egoismi. Vuoi vedere che la normalità che ci è stata sottratta, come una pizza tra amici (che manca a tutti, non solo ai giovani), vale più della vita delle persone, e in particolare di quella degli anziani, che sono la nostra storia e la nostra ricchezza? No dài, mi piacerebbe pensare che quella ragazza stesse scherzando... (a.v.)