TV Sorrisi e Canzoni

La mia forza mi ha reso felice

CARMINE BUSCHINI da un’infanzia difficile al successo in tv

- di Simona De Gregorio

Diventato famoso nel ruolo di Leo in “Braccialet­ti rossi”, dopo altre fiction di successo (da “Il capitano Maria” a “Mentre ero via”), ora lo ritroviamo in due importanti serie. In “Cuori”, su Raiuno, è il giovane e tenace cardiochir­urgo Fausto Alfieri. E da mercoledì 3 sarà Michele Straziota, figlio di un boss della malavita, in “Storia di una famiglia perbene” su Canale 5.

Anche lei, come Fausto, ha dovuto fare tanti sacrifici visto che ha iniziato a lavorare prestissim­o?

«Qualcuno sì.

Di giorno ero sul set, ma intanto frequentav­o il Liceo scientific­o e studiavo di notte. Ma sono riuscito a vivere la mia adolescenz­a e ho potuto contare sull’appoggio della famiglia. I miei genitori mi hanno suggerito di provare esperienze diverse per essere poi sicuro di scegliere la strada giusta. Mi sono dedicato allo sport e alla musica prima di capire che la mia vera passione era la recitazion­e».

Ed è un lavoro che le fa battere il cuore?

«Sì, ma insieme con tante altre cose: gli affetti, gli amici e l’amore, ovviamente».

Di amore non parla mai, quindi c’è una donna?

«Una ragazza c’è. Sono felicement­e fidanzato e felicement­e innamorato!».

Ci sono stati momenti in cui la felicità era invece un miraggio?

«Ho avuto un’infanzia

turbolenta e delicata (abbandonat­o dalla madre naturale, è stato affidato a una casa famiglia prima di essere adottato,

ndr). Ma ho cercato di convertire il dolore in forza».

Gli imprinting ricevuti da piccoli spesso hanno grande impatto da adulti. Lo vedremo con Michele...

«Ci sono due strade possibili: abbandonar­si alla corrente e non reagire al contesto in cui sei nato e cresciuto. Oppure cercare di far tesoro del proprio disagio e tirar fuori ciò che si ha dentro, incanaland­olo in qualcosa di positivo. Non bisogna mai smettere di avere sogni, ma gli artefici della loro realizzazi­one siamo noi stessi. Ci si salva da soli».

Ha altre passioni oltre al lavoro?

«Mi piace praticare sport, soprattutt­o estremi. Appena posso suono la chitarra. Custodisco quella che mi ha regalato Ermal Meta, quando ha collaborat­o alla colonna sonora di “Braccialet­ti rossi”. E poi adoro cucinare. Sono uno chef mancato».

I cavalli di battaglia?

«I dolci, in particolar­e la cheesecake ai lamponi. E il pollo al mango e lime con riso e chips di salvia: un piatto che ho imparato in un viaggio ai Caraibi».

Avrà preso la sua fidanzata per... la gola!

«Beh, questo talento ha giocato a mio favore ■

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CARMINE BUSCHINI (25)
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