I CONSIGLI PER VINCERE IL DISTURBO
Ecco i consigli anti-insonnia di Francesca Casoni, neurologa del Centro di Medicina del sonno (ospedale San Raffaele di Milano).
• Non usate computer o telefonino a letto: la luce vivace degli schermi inibisce il sonno.
• Cercate di andare a letto sempre alla stessa ora (ma senza farne una “fissazione”).
• Alla sera evitate cibi pesanti, zuccheri e bevande eccitanti come caffè e tè. Bisogna sentirsi leggeri, ma non affamati.
• «Un bagno caldo rilassa»? Sì, ma non addormenta, perché aumenta temperatura corporea e frequenza cardiaca.
• Fate attività fisica di giorno ed evitatela alla sera.
• Al classico bicchiere di latte caldo (che comunque attiva la digestione) preferite tisane come camomilla, valeriana e melissa, che oltre ad avere un blando potere calmante costituiscono una “coccola” e un rituale sempre utili.
• Regolate la temperatura della camera da letto. In particolare, un eccesso di caldo può rendere difficoltoso l’addormentamento.
• Se ci sono seri problemi di rumori si dovrebbe isolare acusticamente la camera.
• Evitate i pisolini pomeridiani: sono piacevoli, ma ostacolano il sonno notturno.
• No all’alcol: può indurre sonnolenza, ma poi peggiora la qualità del sonno.
• Il cioccolato è un eccitante: da evitare alla sera.
• Le compresse di melatonina possono aiutare specialmente chi ha disturbi del ritmo sonno/veglia. Ma vanno prese due-tre ore prima di mettersi a letto.
• I “gufi” che soffrono molto la sveglia presto (e (41), FRANCESCA CASONI NEUROLOGA
non andrebbero mai a letto la sera) possono abituare l’organismo a produrre la melatonina un po’ prima esponendosi per mezz’ora alla luce tutte le mattine.
• E infine... non restate troppo a letto. Può sembrare un controsenso («Ma come, voglio dormire!») ma vi aiuterà ad avere sonno all’ora giusta. Cioè alla sera.