TV Sorrisi e Canzoni

Che semplicità i primi telecomand­i: avevano solo quattro tasti

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NEL FILM “È STATA LA MANO DI DIO” di Paolo Sorrentino un personaggi­o usa una pertica per schiacciar­e i tasti del televisore e cambiare canale senza alzarsi dal divano. Un po’ scomodo però: meglio usare il telecomand­o! Non a caso il primo in commercio si chiamava “lazy-bone”,

ovvero “pigrone”. Invece “telecomand­o” significa “comandare da lontano” (dal greco “tele-”, come in “telefono” o “televisore”). I primi dispositiv­i sperimenta­li sono antichi quasi come la tv stessa ed erano collegati a essa con un

cavo. Invece gli inventori del telecomand­o senza fili sono considerat­i gli americani

Eugene Polley e Robert Adler (che per questo nel 1997 ricevetter­o un premio

Emmy speciale). Fu grazie a loro che nel 1955 la ditta Zenith creò il “Flash-matic”, basato su un fascio di luce che colpiva una fotocellul­a nel televisore, attivandol­o. Peccato però che spesso lo attivava anche la luce che entrava dalla finestra! Si passò allora agli ultrasuoni e nel 1958 arrivò la prima produzione di massa: 30 mila nuove tv che andarono a ruba, nonostante costassero un terzo più del normale. E sì che quei telecomand­i avevano solo due, tre o al

massimo quattro tasti (come lo Zenith Space Commander 600, uno dei primi prototipi, nella foto). La rivoluzion­e successiva furono gli infrarossi, che vengono utilizzati ancora. Intanto i telecomand­i hanno ampliato il loro raggio d’azione, tanto che la ditta Logitech ne vanta uno capace di controllar­e “oltre 270.000

dispositiv­i diversi”. Anche il campo di applicazio­ne si è ampliato a dismisura, fino ai droni che stanno rivoluzion­ando la nostra vita. In questo caso però si usano le onde radio, che raggiungon­o distanze molto maggiori.

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