INTERNET è nato 55 anni fa “grazie” alla Guerra Fredda
SE POSSIAMO USARE Internet dobbiamo “ringraziare” la Guerra Fredda. Fu in quegli anni di tensione, infatti, che gli americani ebbero l’idea di creare un sistema di comunicazioni alternativo, collegando tra loro computer sparsi nel Paese. La prima rudimentale rete si chiamava Arpanet (nella foto, il primo “router”) e nel 1969 collegava quattro computer: uno a Los Angeles, uno a Stanford, uno a Santa Barbara e uno a Salt Lake City. Ma attenzione, allora Internet era molto diverso da oggi: non c’erano immagini
e i messaggi erano fatti di solo testo. La rete crebbe veloce e il 30 aprile 1986, dall’università di Pisa, l’Italia fu la quinta nazione al mondo a collegarsi (dopo Stati Uniti, Norvegia, Regno Unito e Germania).
Ma fu solo negli Anni 90 che la Rete divenne di dominio pubblico grazie al “world wide
web” e al sistema “Http”, messi a punto al Cern di Ginevra. A proposito: secondo una leggenda del web, il famigerato codice di errore “404 Not Found” nascerebbe dal numero della stanza dove erano ospitati i primi server; eppure oggi a Ginevra non esiste più nessuna stanza 404... Poi arrivarono gli smartphone che portarono il web in tasca, mentre la pandemia di Covid ha accelerato la diffusione di telelavoro e videoconferenze. Il prossimo passo sarà l’Internet delle cose, che già esiste e sempre più collegherà sensori, elettrodomestici, case e robot aziendali. Sempre che si trovino gli strumenti per immagazzinare la quantità di dati in continua crescita: secondo Google, oggi Internet ospita circa 5 milioni di “terabyte” di dati. Che potrebbero essere comodamente salvati in... 200 milioni di dischi Blu-ray!