Come scegliere frutta e verdura italiane senza spendere troppo
• La spesa costa troppo e gli agricoltori sono in rivolta. In teoria, per dare una mano ai lavoratori e salvaguardare salute e portafoglio, basterebbe comprare vegetali italiani, ma questo non sempre funziona. È sufficiente guardare i prezzi per scoprire che frutta e verdura “estera” possono costare di meno. Perché? E soprattutto, che cosa stiamo mangiando?
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In Italia sono previste numerose pratiche di buona agricoltura che, inevitabilmente, ricadono sul prezzo finale ma in cambio garantiscono l’assoluta qualità e la sicurez
PRIVILEGIARE LA QUALITÀ
za alimentare. In molti Paesi, purtroppo, questa solerzia non esiste. Si possono usare sostanze chimiche da noi vietate che consentono raccolti più economici e redditizi, cui si aggiunge, spesso, lo sfruttamento eticamente deplorevole dei lavoratori. Un ulteriore abbattimento dei costi è dovuto al fatto che i vegetali esteri vengono raccolti precocemente, compromettendo bontà e patrimonio nutritivo (i micronutrienti e gli aromi si sviluppano quando il frutto matura sulla pianta, nei tempi corretti).
• Acquistare fragole a dicembre? No! La stagionalità è garanzia di massima espressione nutrizionale, sensoriale e con il miglior rapporto qualità-prezzo. Meglio ancora se ci approvvigioniamo nelle bancarelle dei coltivatori diretti. Seconda regola: dei vegetali non si butta via nulla! Tutto è commestibile, basta usare la fantasia. Le foglie di ravanelli e carote, per esempio, possono essere frullate con olio, frutta secca e formaggio per preparare una gustosa salsa ricca di vitamine e minerali.