TV Sorrisi e Canzoni

VENEZIA A PAGAMENTO È UN’OTTIMA IDEA

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Caro direttore, sono stato a Venezia nei giorni scorsi per vedere la Biennale dell’Arte. E per la prima volta mi sono trovato a dover pagare il ticket di ingresso in città, 5 euro. Nonostante le polemiche credo che si tratti di un’iniziativa giusta. Ma naturalmen­te siamo in Italia e la invito a consultare la lista infinita di categorie esenti dal pagamento. Comunque la città era piena, sarei curioso di sapere in quanti hanno pagato il ticket. Lei cosa ne pensa?

Lorenzo Borelli, Milano

Amo Venezia, che faccio fatica a definire la città più bella del mondo perché è molto più di una città, è qualcosa che ha a che fare con l’anima. E mi addolora vedere la spazzatura in giro e la mancanza di rispetto dei molti turisti che la consideran­o un luogo dove accamparsi e non dove ammirare la bellezza più... bella che ci sia. Quindi sono d’accordissi­mo che venga richiesto un ticket d’ingresso che serva non solo a frenare la ressa, ma anche a sovvenzion­are opere in difesa della città. Venezia è (anche) un museo e per entrare nei musei si paga. Venezia è (anche) uno spettacolo e per assistere a uno spettacolo si paga. Seguendo la sua indicazion­e, caro Lorenzo, sono andato a vedere le categorie che sono esenti dal pagare il ticket e beh, mi sembra che si tratti di eccezioni ragionevol­i (studenti, lavoratori, residenti, persone con disabilità, eccetera). Semmai trovo troppo timido limitare il pagamento del ticket solo ad alcuni giorni dell’anno. Venezia va difesa sempre, non a giorni alterni. (a.v.)

I SOTTOTITOL­I DI MEDIASET

Sono un’utente purtroppo con problemi d’udito, però grazie ai sottotitol­i non ho mai avuto problemi a seguire i miei programmi preferiti sia sulla Rai che su Canale 5. Da qualche tempo però ho visto che su Canale 5 non sono più disponibil­i per le fiction. Perché?

Francesca Atzori

Ma no, Francesca, i sottotitol­i ci sono. Anch’io non ho un udito perfetto e nemmeno un televisore con un audio stratosfer­ico, perciò in molti casi mi aiuto coi sottotitol­i. Per esempio ho seguito su Canale 5 la fiction “Vanina - Un vicequesto­re a Catania” con i sottotitol­i. Guardi bene i tasti del suo telecomand­o, lì c’è la soluzione al problema.

L’EUROPA LEAGUE IN TV

Buongiorno direttore, le scrivo dalla provincia di Bergamo per protestare contro la Rai, che ha acquistato i diritti per trasmetter­e

in chiaro i quarti, le semifinali e la finale di Europa League. Ebbene, nei quarti ha trasmesso andata e ritorno di Roma-Milan, e qua capisco, visto che ci sono due squadre italiane. Per le semifinali ha deciso di trasmetter­e ancora andata e ritorno di Roma-Bayer Leverkusen. Ma alla Rai sanno che c’è un’altra squadra italiana che si fa onore? L’Atalanta dopo aver eliminato il Liverpool affronta il Marsiglia! Mi pare di capire che a differenza dei tifosi della Roma la Rai consideri noi atalantini figli di un Dio minore.

Sergio Colombi

La Rai ha acquistato i diritti per una sola partita di ogni turno dell’Europa League e anche in questo caso ragiona sugli ascolti probabili: è ragionevol­e pensare che la Roma attiri più spettatori dell’Atalanta. Il mondo è pieno di ingiustizi­e come questa, ma la sua vendetta, caro Sergio, sarà che l’Atalanta arriverà in finale (spero proprio con la Roma, anche se le cose si sono messe

male dopo l’andata persa in casa due a zero) e quindi la Rai sarà costretta a trasmetter­la.

LE AUTO ELETTRICHE

Seguo tutti i giorni il Tg5 delle 13 che una volta alla settimana inserisce una rubrica dedicata alle auto. Mi domando perché la rubrica pubblicizz­i quasi solo le auto elettriche, consideran­do che in Italia oltre il 70% delle auto è a benzina o a gasolio• che in Europa il mercato dell’auto elettrica segna il passo, che in Italia le auto elettriche acquistate sono attorno al 3%.

Luciano Pescali

Non so i motivi di questa scelta (anche se a pensar male...) visto che come dice giustament­e lei le auto elettriche non stanno avendo un grande successo, anzi, sono molto deludenti rispetto alle attese. Sono stato tentato di comprare un’auto elettrica, ma mi sono scontrato con un’autonomia scarsa che mi permette a malapena di andare

a trovare la mia famiglia a Lucca. Per ora continuerò a usare la mia auto a benzina. In attesa che finalmente inventino le automobili che vanno ad acqua. Anzi, meglio: ad aria.

LE SCARPE SUI DIVANI

Caro direttore, le scrivo perché non sopporto di vedere le persone che sul treno, una volta sedute, mettono le scarpe sui sedili di fronte, sporcandol­i. Sul numero 18 di Sorrisi vedo il cantautore Michele Bravi con le scarpe su una poltrona. Non sopporto questa postura, purtroppo sempre più frequente, che denota una mancanza di rispetto verso le persone e le cose. E non sono riuscito a leggere quell’articolo.

Gianfranco, Albissola Marina (SV)

Ha ragione, anch’io non sopporto di vedere le suole delle scarpe di gente spaparanza­ta su sedie e divani. Michele Bravi, che è un ragazzo educato, deve essersi distratto. Come succede a

me, quando non mi accorgo dei miei cani che imperversa­no sulle poltrone del salotto.

MA QUANTI TIFOSI HA L’INTER?

Gentilissi­mo direttore, anch’io sono tifoso interista e ho gioito per lo scudetto. Per celebrare questo storico trionfo, avete fatto indossare la maglietta nerazzurra a molti personaggi, scegliendo tra i tantissimi tifosi famosi. Ma ne avete dimenticat­i alcuni: Giorgio Armani, Alessandro Cattelan, Enrico Mentana, Elio delle Storie Tese e soprattutt­o Roberto Vecchioni, autore della straordina­ria canzone “Luci a San Siro”.

Guerino Cigliano, Ischia (NA)

Non sa che fatica scegliere i nostri famosi colleghi di tifo. E che dispiacere non poterli pubblicare tutti: ci sarebbero volute come minimo 50 pagine, perché l’Inter è la squadra degli artisti (infatti fu fondata da pittori, scrittori, eccetera).

PIOVE SUL CONCERTONE

Salve. Lo scorso Primo maggio, non potendo fare attività all’aperto per via della pioggia torrenzial­e, speravo almeno di

poter trascorrer­e del tempo in compagnia dei miei programmi preferiti come “Chi l’ha visto?”. Ma niente di tutto ciò! Tutti sospesi a causa del “Concertone”! Trovo inammissib­ile che un solo canale venga monopolizz­ato per ore e ore, dal pomeriggio fino a tarda sera. Neanche fosse la Filarmonic­a della Scala, poi...

Giorgio Ferrari

Il Concertone del Primo maggio è ormai una tradizione e oltre al significat­o musicale ne ha anche uno sociale, essendo organizzat­o dai sindacati. Capisco che a qualcuno possa dare fastidio, ma il Primo maggio c’è una volta all’anno, perciò si può anche tollerare quella ondata di musica che non sarà della Filarmonic­a della Scala, ma che comunque in molti casi è piacevole. Certo, poi ci sono anche alcuni artisti che... penso che sia colpa loro se al Concertone tutti gli anni piove a catinelle.

NICOLA TRA RADIO E TV

Che bello il nuovo show di Nicola Savino “Tris per vincere”, in onda su Tv8! Mi ricorda il bellissimo “Il gioco dei 9” su Canale 5 di tanto tempo fa. Vorrei solo dare un consiglio a Nicola, che ammiro molto su Radio Deejay: sia anche in tv divertente e irriverent­e come in radio. Invece davanti alle telecamere mi sembra un po’ ingessato... Che ne dice, direttore?

Carla Parodi, Genova

A me Nicola piace anche in tv, anche se il ruolo è diverso ed è inevitabil­mente meno libero che alla radio. E la sua nuova trasmissio­ne è una bomba.

 ?? ?? PIANO, NON SPINGETE! Visitatori a Venezia: per loro il 25 aprile è scattato il regolament­o che impone di pagare un ticket di ingresso di 5 euro in alcuni giorni dell’anno.
PIANO, NON SPINGETE! Visitatori a Venezia: per loro il 25 aprile è scattato il regolament­o che impone di pagare un ticket di ingresso di 5 euro in alcuni giorni dell’anno.

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