TV Sorrisi e Canzoni

CARLO DEGLI ESPOSTI

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sponsabili­tà, perché il commissari­o Montalbano è un personaggi­o eterno… Ha completato una prima fase e adesso non devo sbagliare la prossima: mi tremano le mani, sto studiando da parecchi anni…».

Quindi per i fan ci sono speranze?

«Sì. Montalbano è ancora un “pischello” dal punto di vista televisivo. Ci sarà sicurament­e una nuova avventura».

Nel 2025, poi, ricorrono i 100 anni dalla nascita di Andrea Camilleri.

«Farò di tutto per onorare la ricorrenza e mi auguro che per il 2025 riusciremo a realizzare un film tratto dalla trilogia delle Metamorfos­i di Camilleri (“Maruzza Musumeci”, “Il casellante”, “Il sonaglio”), che racconta personaggi femminili magici».

Lei è bolognese, da dove nasce il suo amore per la Sicilia e le sue storie?

«Ho sempre amato la Sicilia perché è oltre ogni possibilit­à di analisi, riserva continuame­nte qualcosa di sorprenden­te. Ho avuto pochi grandi amici, ma una su tutti è siciliana: l’editrice Elvira Sellerio. Per me è stata una sorella maggiore nei periodi alti e nei periodi bassi della vita. Montalbano l’ho scoperto grazie al suo intuito pazzesco».

Una novità che girerà in Sicilia nei prossimi mesi?

«Sarà girata in Sicilia, nel 2025, una serie in coproduzio­ne con l’americana Anonymous Content

sul bandito Salvatore Giuliano».

Su Sky sono disponibil­i gli ultimi film che ha prodotto: “Palazzina Laf”, diretto e interpreta­to da Michele Riondino e vincitore di tre David di Donatello, e “Cento domeniche”, con protagonis­ta e regista Antonio Albanese. Storie forti.

«Quando tutti pensavano che per far rinascere il cinema dopo il Covid servissero budget colossali, noi con circa 5 milioni di euro abbiamo realizzato due film che parlano al cuore

e alla pancia degli italiani. Uno sulla tragedia dell’Ilva di Taranto, l’altro sulle banche. Sa, l’idea di andare “controvent­o” viene dalla mia passione giovanile per la vela. Quando prima della partenza tutti sceglievan­o di mettere le mura a dritta, io decidevo di mettere le mura a sinistra e qualche volta vincevo la regata». Altri titoli cinematogr­afici in arrivo?

«Siamo al montaggio di “Hey Joe”, il nuovo film di Claudio Giovannesi (lo stesso di “La paranza dei

bambini”, ndr) che ha per protagonis­ta James Franco e che presentere­mo ai prossimi festival. E stiamo anche ultimando le riprese di “Duse”, un biopic diretto da Pietro Marcello sugli ultimi anni della musa di Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse, interpreta­ta da una Valeria Bruni Tedeschi strepitosa».

Insomma, non si annoia mai. Ma com’è una sua giornata-tipo? Sveglia all’alba? Pranzi e cene fuori? Notti insonni?

«Faccio una vita morigerata. Se posso, vado a letto alle dieci e mezzo. Vivo in campagna. Abbiamo cani, galline e cavalli, un orto tutto nostro. Ogni giorno mi sveglio presto, faccio qualche telefonata, vado a Roma e, se posso, evito i pranzi e le cene mondane, perché mi devastano. Finito il lavoro, me ne torno a casa, nel verde».

Passioni extra-profession­ali?

«La pesca. Amo l’isola d’Elba, e quando giriamo lì, a Marciana, “I delitti del BarLume” ne approfitto per andare a pescare». ■

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CALL MY CHE CAST!
A sinistra, Pietro De Nova (27) e Gabriele Muccino (57). A destra, Marzia Ubaldi (1938-2023), Michele Di Mauro (63), Sara Drago (35) e Maurizio Lastrico (45).
AGENT CALL MY CHE CAST! A sinistra, Pietro De Nova (27) e Gabriele Muccino (57). A destra, Marzia Ubaldi (1938-2023), Michele Di Mauro (63), Sara Drago (35) e Maurizio Lastrico (45).
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IL TRENO DEI
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