Vanity Fair (Italy)

IL MONOPOLI È DA COMUNISTI

In un libro, la storia di uno dei giochi più famosi del mondo. Nato 80 anni fa per fare il «bene di tutti»

- The Monopolist­s, di FERDINANDO COTUGNO

onopoli ha appena compiuto 80 anni e li porta molto bene: 275 milioni di pezzi venduti, in 114 Paesi e 43 lingue. Ma la sua vera storia è molto diversa da quella ufciale, ed è raccontata da di Mary Pilon, libro appena uscito in America. Tutto cominciò con un’impiegata comunista.

MLa vera inventrice del Monopoli è una signora con idee anti- capitalist­e,

mestiere ufciale: stenografa. Nel 1903 creò un gioco da tavolo per spiegare i pericoli dei monopoli economici.

Magie lo chiamò «gioco dei padroni di casa», con due tipi di regole: quelle da «anti-monopolist­a», con obiettivo il bene di tutti, e quelle «da monopolist­a», che danneggiav­ano tutti i giocatori ma risultavan­o, contro le intenzioni dell’inventrice, le più divertenti.

Una scatola di Landlord’s Game fnì in una comunità di cristiani puritani, che hanno reso il gioco più simile a come lo conosciamo oggi, nell’estetica e nei nomi delle vie. La versione originale arrivò nelle mani di un commesso viaggiator­e squattrina­to, Charles Darrow, che eliminò le regole anti-monopolist­e, gli diede il nome attuale e vendette il brevetto alla diventando l’inventore «ufciale» del Monopoli.

Di creativo, Parker Brothers ci mise l’attuale logo, l’emblema di un riccone con i baffi, che è ispirato alla faccia di

il fnanziere americano fondatore della banca JPMorgan.

Monopoli divenne il gioco più venduto d’America, facendo di Darrow un milionario. Parker Brothers riconobbe a Lizzie Magie l’ispirazion­e e la «ricompensò» con un assegno da per evitare problemi legali in futuro. Qualche anno dopo, durante la

i servizi segreti inglesi inviavano il gioco tra i pacchi umanitari per i soldati prigionier­i di guerra. E dentro c’erano nascoste mappe e informazio­ni segrete.

Negli anni sono usciti diversi cloni di Monopoli, tra cui Sexopoly,

Black Monopoly e Theopoly (tutto a tema religioso). Uno di questi si ispirava alle idee di Lizzie e si chiamava Anti-Monopoly.

Parker Brothers ha combattuto una guerra durissima contro

costringen­do il creatore, un professore universita­rio di nome Ralph Anspach, a seppellirn­e 40 mila copie in una collina del Minnesota.

Oggi i diritti sono di che ha riconosciu­to che il Monopoli e le sue regole appartengo­no a tutti attraverso un sondaggio su Facebook, che permetteva di votare le «regole casalinghe» più popolari, per introdurle nella versione ufciale.

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