REGALAMI UN SORRISO
Cosa rende felice una bellissima come MIRANDA KERR? Disegnare una collezione di gioielli fatti apposta per scintillare. E ricevere piccoli doni da un cavaliere molto speciale
Se qualcuno ruba un ore per te, forse si chiama Flynn e tu sei sua madre, una certa Miranda Kerr. Australiana, trentadue anni di successi come modella e sei insieme a Orlando Bloom da cui ha avuto il glio nel 2011 prima di separarsi paci camente nel 2013, Miranda è bellissima e questo si sa dai tempi degli angeli di Victoria’s Secret. Quello che capisci solo incontrandola di persona è che sprigiona luce, senza oscurarti. Forse è per questo che Swarovski l’ha voluta come testimonial per le sue campagne da tre stagioni. E che le ha chiesto di disegnare una capsule, negli store a partire da ne luglio, presentata con un grande evento in Austria, tra Innsbruck, il lago di Achen e Wattens, quartier generale del marchio, quest’anno in festa per i 120 anni di vita. Doveva immaginare il regalo perfetto (prendete nota quando sarete in zona Natale) e, in collaborazione con la direttrice creativa di Swarovski CGB Nathalie Colin, ha dato vita a una serie di gioielli scintillanti di cristalli, certo. Ma anche carichi di energia positiva, come lei. «Ho scelto dei simboli per raccontare i miei valori più forti come l’amore, la gioia, la forza, la grazia. Sono certa che alla base di tutto ci debba essere un atteggiamento di gratitudine nei confronti della vita», racconta Kerr. «Svegliarsi e apprezzare il fatto di avere un tetto sopra la testa, cibo, salute, una famiglia ti allarga il cuore. Cerco anche di accettare cose che gli altri fanno e che non mi piacciono, non è facile ma mi dico che se ci comportassimo tutti allo stesso modo, sai che noia». Si intenerisce a ricordare il primo gioiello ricevuto in regalo, un braccialetto molto semplice, avuto dalla madre: «Avevo cinque o sei anni e la sensazione di portarlo sul braccio mi faceva sentire speciale, grande, visto che lei ne aveva uno uguale». Ora che è mamma anche lei si gode la dolcezza del glio, pronto a orirle doni speciali. «Giochiamo tanto all’aria aperta e Flynn spesso mi dice di chiudere gli occhi. Io però sbircio e lo vedo che si mette a cercare il ore più bello per me e non prende il primo che capita, sono così felice di questa sua delicatezza d’animo. Ogni tanto andiamo in qualche negozio e gli propongo di scegliersi qualcosa per sé: quasi sempre nisce che invece pensa a me, preferisce dare, piuttosto che avere». Oltre ai regalini del suo bambino, Miranda di cadeaux ne riceverà chissà quanti e non si lascia conquistare, se manca un dettaglio fondamentale per lei. «È il biglietto la parte più importante di un dono. Sapere che qualcuno, soprattutto in un’epoca così tecnologica, mi ha dedicato un po’ del suo tempo mettendo nero su bianco una piccola parte di sé mi grati ca molto. Tutti abbiamo bisogno di ascoltare delle parole speciali».