Il bello dell’uva
In viaggio a Bordeaux per scoprire la terra della vinoterapia. E sperimentarne gli effetti cosmetici
VVolando su Bordeaux si capisce subito che siamo in un luogo speciale. Dall’alto la campagna sembra una coperta patchwork con toppe a stampa militare ed e»etto tie & dye nei colori viola, verde, giallo, ocra. È per via della composizione della terra, fatta di sabbia, rocce, argilla, calcare e conchiglie. L’Oceano Atlantico non è troppo lontano e i ¬umi Garonna e Gironda dissetano e inÁuenzano la zona. Un incredibile mix di elementi che, insieme con il clima caldo umido, le estati torride, gli inverni con il vento forte, spiegano perché quello che si produce qui è un gran vino. Ed è per un’altra fortunata coincidenza di fattori che da queste parti la vinoterapia è stata presa sul serio. Tra le cantine della zona c’è Château Smith Haut La¬tte, meraviglioso vigneto comprato nel 1990 dai coniugi Florence e Daniel Cathiard, ex sciatori della squadra olimpica francese. I presupposti della favola ci sono tutti: lui che eredita dal padre il negozio di famiglia, diventato una catena di supermercati, poi la creazione di un marchio con store di abbigliamento sportivo, la decisione di vendere tutto e di comprare un vigneto a Martillac, a venti chilometri da Bordeaux. Ma la favola non ¬nisce. Le due ¬glie della coppia, insieme con i rispettivi mariti, incrementano il business di famiglia: Alice si occupa dell’hotel Les Sources de Caudalie, nella tenuta, e Mathilde del marchio cosmetico Caudalie, nato dopo l’incontro con Joseph Vercauteren, il ricercatore che ha dimostrato il potere antiossidante dei polifenoli dell’uva. Qui anche gli scarti della lavorazione del vino sono preziosi. Ed è proprio nell’hotel di famiglia a Martillac, una sorta di esclusiva casa di campagna, che si può sperimentare la forza cosmetica della vite. Nella Spa Vinothérapie bisogna provare il Gommage Crushed Cabernet, lo scrub che viene preparato al momento con vinaccioli, miele, zucchero di canna e oli essenziali. Lo consigliano come partenza per trattamenti drenanti, di sicuro il primo effetto è sulla pelle: velluto. Ma a stupire è Premier Cru, il loro classico antietà. Il rituale include uno speciale rullo con micro aghi che viene passato sul volto per stimolare la pelle. Il fastidio è leggero e si avverte solo in alcuni punti, ma la «sofferenza» è ripagata da un lunghissimo massaggio viso durante il quale è diÂcile rimanere vigili. E il Bordeaux non c’entra. Alla ¬ne i tratti sono incredibilmente distesi, come dopo 12 ore di sonno. Chi va per cantine in questa parte di Francia dovrebbe considerare l’opzione vinoterapia. Che Caudalie ha esportato in mezzo mondo: le spa sono otto ( it.caudalie. com) e pare che prima o poi ne apriranno una in Italia. In attesa c’è quella di Milano (via Fiori Chiari 14): non a»accia sui vigneti, ma in Brera, dove non è diÂcile trovare un’osteria che serva del vino.