Vanity Fair (Italy)

Il bello dell’uva

In viaggio a Bordeaux per scoprire la terra della vinoterapi­a. E sperimenta­rne gli effetti cosmetici

- di MICHELA MOTTA

VVolando su Bordeaux si capisce subito che siamo in un luogo speciale. Dall’alto la campagna sembra una coperta patchwork con toppe a stampa militare ed e»etto tie & dye nei colori viola, verde, giallo, ocra. È per via della composizio­ne della terra, fatta di sabbia, rocce, argilla, calcare e conchiglie. L’Oceano Atlantico non è troppo lontano e i ¬umi Garonna e Gironda dissetano e inÁuenzano la zona. Un incredibil­e mix di elementi che, insieme con il clima caldo umido, le estati torride, gli inverni con il vento forte, spiegano perché quello che si produce qui è un gran vino. Ed è per un’altra fortunata coincidenz­a di fattori che da queste parti la vinoterapi­a è stata presa sul serio. Tra le cantine della zona c’è Château Smith Haut La¬tte, meraviglio­so vigneto comprato nel 1990 dai coniugi Florence e Daniel Cathiard, ex sciatori della squadra olimpica francese. I presuppost­i della favola ci sono tutti: lui che eredita dal padre il negozio di famiglia, diventato una catena di supermerca­ti, poi la creazione di un marchio con store di abbigliame­nto sportivo, la decisione di vendere tutto e di comprare un vigneto a Martillac, a venti chilometri da Bordeaux. Ma la favola non ¬nisce. Le due ¬glie della coppia, insieme con i rispettivi mariti, incrementa­no il business di famiglia: Alice si occupa dell’hotel Les Sources de Caudalie, nella tenuta, e Mathilde del marchio cosmetico Caudalie, nato dopo l’incontro con Joseph Vercautere­n, il ricercator­e che ha dimostrato il potere antiossida­nte dei polifenoli dell’uva. Qui anche gli scarti della lavorazion­e del vino sono preziosi. Ed è proprio nell’hotel di famiglia a Martillac, una sorta di esclusiva casa di campagna, che si può sperimenta­re la forza cosmetica della vite. Nella Spa Vinothérap­ie bisogna provare il Gommage Crushed Cabernet, lo scrub che viene preparato al momento con vinaccioli, miele, zucchero di canna e oli essenziali. Lo consiglian­o come partenza per trattament­i drenanti, di sicuro il primo effetto è sulla pelle: velluto. Ma a stupire è Premier Cru, il loro classico antietà. Il rituale include uno speciale rullo con micro aghi che viene passato sul volto per stimolare la pelle. Il fastidio è leggero e si avverte solo in alcuni punti, ma la «sofferenza» è ripagata da un lunghissim­o massaggio viso durante il quale è diÂcile rimanere vigili. E il Bordeaux non c’entra. Alla ¬ne i tratti sono incredibil­mente distesi, come dopo 12 ore di sonno. Chi va per cantine in questa parte di Francia dovrebbe considerar­e l’opzione vinoterapi­a. Che Caudalie ha esportato in mezzo mondo: le spa sono otto ( it.caudalie. com) e pare che prima o poi ne apriranno una in Italia. In attesa c’è quella di Milano (via Fiori Chiari 14): non a»accia sui vigneti, ma in Brera, dove non è diÂcile trovare un’osteria che serva del vino.

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L A FORZA È NEI CHICCHI In alto, Les Sources de Caudalie, l’hotel di Martillac tra le vigne di Bordeaux dove è nato il marchio di cosmetici francese. Sopra, Gommage Crushed Cabernet, per sperimenta­re la vinoterapi­a a casa.

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