Vanity Fair (Italy)

Comunicare è un’arte

Parole d’autore che diventano un cortometra­ggio al femminile: per raccontare la sua società MORENO ZANI promuove la qualità. Obiettivo, creare (e trasmetter­e) valore

- di ISABELLA MAZZITELLI

Una storia, anzi «Un’altra storia», per raccontarn­e tre, momenti diversi nella vita di un’unica donna. Storie che nascono con parole di carta per diventare immagini; che nascono da questo giornale e poi spiccano un nuovo volo aždate da mani sapienti ad altre mani sapienti, che le sanno trasformar­e ancora in emozioni: dalla parola scritta al cinema, arte per arte. «Un’altra storia» è il titolo del progetto che nasce dalla collaboraz­ione tra Vanity Fair e Tendercapi­tal. La società internazio­nale indipenden­te nel settore dell’asset management n dagli esordi ha scelto l’arte per comunicare, per descrivers­i al di là di quello che fa molto concretame­nte e con successo, ovvero gestire grandi patrimoni, privati e pubblici. Arte da cercare in prima persona – assecondan­do passione e competenza per gli artisti contempora­nei – da coltivare, tutelare, far crescere, portare alla ribalta con onestà e rispetto, puntando sulla creatività e condividen­dola con la gente comune, soprattutt­o con chi di arte sa poco. Da questa premessa sono nati negli anni progetti incubatori di talent come «Tender To Art» e altri visionari, di grande impatto, come «IoèTe», che l’anno scorso tappezzava il cuore di Milano e Londra di opere proposte come ažssioni stradali: la scelta di oggi è una naturale evoluzione, un passaggio di testimone da una forma artistica a un’altra. «Fin dall’inizio della nostra attività avremmo potuto puntare sul testimonia­l di successo, sponsorizz­are una mostra o una manifestaz­ione, ma non è questo che ci interessa: noi vogliamo essere parte del processo creativo, esserne attori», spiega il fondatore e presidente di Tendercapi­tal, Moreno Zani, milanese, 44 anni, una moglie – Stefania – e due gli piccoli, una carriera internazio­nale nelle banche costruita a partire dalla laurea economica in Cattolica. Ecco quindi il progetto insieme a Vanity Fair: «Un’altra storia» nasce con tre racconti, aždati a Chiara Gamberale, Gabriele Romagnoli e Massimo Gramellini, che verranno pubblicati a partire dalla prossima settimana, a intervalli di 15 giorni. Il personaggi­o principale è sempre lo stesso, una donna ražgurata nel rapporto con i tre uomini più importanti della sua vita. A settembre, il testimone passerà al cinema: inizierann­o le riprese di un cortometra­ggio, del quale Valeria Solarino sarà protagonis­ta, Valeria Golino avrà la direzione artistica (e un cameo), mentre regista sarà Dario Piana. A ne anno, un evento festeggerà la conclusion­e del viaggio e la nascita di un dvd. «L’idea è di creare qualcosa che sappia parlare a pubblici diversi, e che duri nel tempo: dal progetto verrà tratto un catalogo che conterrà, oltre al cortometra­ggio, le immagini del backstage e i racconti originali», anticipa Moreno Zani. «Qualcuno potrebbe pensare che, se come me sei un imprendito­re nel ramo della nanza, devi rimanere nei canoni della tradizione, di un certo perbenismo persino: noi non ci stiamo, perché vediamo le cose in modo diverso ed esprimiamo i nostri valori. Vale per la comunicazi­one, ma anche e soprattutt­o per il servizio che oŸriamo ai nostri clienti: puntiamo a creare plusvalore, siamo gestori attivi in un mare di gestori passivi. La maggior parte degli operatori usa leve e derivati di tipo speculativ­o, mentre noi non inseguiamo il rendimento del mercato ma le tendenze di lungo periodo, che monitoriam­o con un nostro užcio studi. Un esempio di trend? La robotica e il settore dei Big Data, che tra l’altro producono eŸetti sociali importanti».

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