Comunicare è un’arte
Parole d’autore che diventano un cortometraggio al femminile: per raccontare la sua società MORENO ZANI promuove la qualità. Obiettivo, creare (e trasmettere) valore
Una storia, anzi «Un’altra storia», per raccontarne tre, momenti diversi nella vita di un’unica donna. Storie che nascono con parole di carta per diventare immagini; che nascono da questo giornale e poi spiccano un nuovo volo adate da mani sapienti ad altre mani sapienti, che le sanno trasformare ancora in emozioni: dalla parola scritta al cinema, arte per arte. «Un’altra storia» è il titolo del progetto che nasce dalla collaborazione tra Vanity Fair e Tendercapital. La società internazionale indipendente nel settore dell’asset management n dagli esordi ha scelto l’arte per comunicare, per descriversi al di là di quello che fa molto concretamente e con successo, ovvero gestire grandi patrimoni, privati e pubblici. Arte da cercare in prima persona – assecondando passione e competenza per gli artisti contemporanei – da coltivare, tutelare, far crescere, portare alla ribalta con onestà e rispetto, puntando sulla creatività e condividendola con la gente comune, soprattutto con chi di arte sa poco. Da questa premessa sono nati negli anni progetti incubatori di talent come «Tender To Art» e altri visionari, di grande impatto, come «IoèTe», che l’anno scorso tappezzava il cuore di Milano e Londra di opere proposte come assioni stradali: la scelta di oggi è una naturale evoluzione, un passaggio di testimone da una forma artistica a un’altra. «Fin dall’inizio della nostra attività avremmo potuto puntare sul testimonial di successo, sponsorizzare una mostra o una manifestazione, ma non è questo che ci interessa: noi vogliamo essere parte del processo creativo, esserne attori», spiega il fondatore e presidente di Tendercapital, Moreno Zani, milanese, 44 anni, una moglie – Stefania – e due gli piccoli, una carriera internazionale nelle banche costruita a partire dalla laurea economica in Cattolica. Ecco quindi il progetto insieme a Vanity Fair: «Un’altra storia» nasce con tre racconti, adati a Chiara Gamberale, Gabriele Romagnoli e Massimo Gramellini, che verranno pubblicati a partire dalla prossima settimana, a intervalli di 15 giorni. Il personaggio principale è sempre lo stesso, una donna ragurata nel rapporto con i tre uomini più importanti della sua vita. A settembre, il testimone passerà al cinema: inizieranno le riprese di un cortometraggio, del quale Valeria Solarino sarà protagonista, Valeria Golino avrà la direzione artistica (e un cameo), mentre regista sarà Dario Piana. A ne anno, un evento festeggerà la conclusione del viaggio e la nascita di un dvd. «L’idea è di creare qualcosa che sappia parlare a pubblici diversi, e che duri nel tempo: dal progetto verrà tratto un catalogo che conterrà, oltre al cortometraggio, le immagini del backstage e i racconti originali», anticipa Moreno Zani. «Qualcuno potrebbe pensare che, se come me sei un imprenditore nel ramo della nanza, devi rimanere nei canoni della tradizione, di un certo perbenismo persino: noi non ci stiamo, perché vediamo le cose in modo diverso ed esprimiamo i nostri valori. Vale per la comunicazione, ma anche e soprattutto per il servizio che oriamo ai nostri clienti: puntiamo a creare plusvalore, siamo gestori attivi in un mare di gestori passivi. La maggior parte degli operatori usa leve e derivati di tipo speculativo, mentre noi non inseguiamo il rendimento del mercato ma le tendenze di lungo periodo, che monitoriamo con un nostro ucio studi. Un esempio di trend? La robotica e il settore dei Big Data, che tra l’altro producono eetti sociali importanti».