Vanity Fair (Italy)

ANCORA TU...

-

La Sagnier è Julie: in volo, e per caso, ritrova l’ex fidanzato Antoine (Nicolas Bedos, 35 anni).

Nella vita, le è mai capitato un uomo così? «Scagli la prima pietra quella donna che è riuscita a sfuggire alla trappola del seduttore, bugiardo e affascinan­te, che ti dà le vertigini, che ti fa perdere la stabilità e l’equilibrio. A me è successo, ero poco più che adolescent­e: una storia d’amore esplosiva e anche dolorosa, che mi ha vaccinato per sempre da questo tipo di relazioni». Come dice la madre di Julie, questi uomini andrebbero castrati da piccoli? «Non esageriamo. Julie ha una madre possessiva che, dopo essere stata lasciata dal marito, vive da sola e detesta gli innamorati. Nicolas – un uomo che peraltro, dal punto di vista dei rapporti umani, adoro – è il primo a soffrire della mancanza di fiducia che ispira nelle donne. Quelli come lui sono dei sognatori, che idealizzan­o talmente il rapporto con l’altro sesso da farlo diventare impossibil­e. È la voglia di assoluto a far loro cercare sensazioni forti, che non resistono mai alla prova del tempo. I rapporti riusciti sono fatti di pazienza, di compromess­i e anche di noia. Non si possono sparare fuochi d’artificio tutti i giorni, neanche con l’uomo o la donna più importante del mondo». Che cosa le ha insegnato questo film? «Quanto sia difficile recitare in una commedia romantica. E quanto sia bello il mio rapporto d’amore, sano ed equilibrat­o, con Kim e le bambine». Non vi siete ancora sposati? «Abbiamo “pacsato”, è la stessa cosa ( i Pacs, o Pactes civils de solidarité, sono le unioni civili in vigore in Francia dal 1999, ndr). Stiamo insieme e ci amiamo, questo conta più del matrimonio». Kim non le ha mai chiesto di fare l’attrice per un suo film? «Le voglio dare uno scoop. Me l’ha chiesto poche settimane fa e gli ho detto di sì. Sta scrivendo la sceneggiat­ura: vedo crescere il copione giorno dopo giorno, su misura, per me, il più bell’atto di amore che potesse farmi. Il mio compagno e i miei figli mi hanno molto strutturat­a. La mia casa, i bambini, il giardino, le rose… sono le cose che contano di più nella mia vita». Di che cosa parla il film? «Top secret. È ancora un embrione fragile. Lo stiamo facendo crescere, proteggend­olo. Il mondo del cinema è molto violento, ti mette costanteme­nte in discussion­e, ti fa dubitare delle tue capacità. Fino a che i film non arrivano sullo schermo e sono accolti dal pubblico, non puoi sapere quale destino avranno. È una realtà molto destabiliz­zante, ma anche esaltante». È vero, come dicono, che lei è l’attrice più ricca del cinema francese? «Sì, lo dicono, però non tengono conto che la Francia non è Hollywood. Da noi, se smetti di lavorare per un anno, il tuo conto in banca rimane a secco. Ma questo forse è un vantaggio: non mi piace rimanere lontano dal cinema troppo a lungo. Non ho smesso neanche quando allattavo i miei figli».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy