CARO MASSIMO,
o 29 anni e, da 12, un fidanzato che ho conosciuto a scuola. Mi ritengo fortunata perché, benché precario, ho un lavoro che mi piace, una vita serena e genitori che non mi hanno mai fatto mancare nulla. Ora, però, mi sembra di vivere una seconda adolescenza. A mesi prenderemo casa insieme, perché il mio fidanzato vuole andare a convivere. Finora sono riuscita a procrastinare, ma sono passati degli anni e le mie scuse non reggono più, anche perché lui si sta stancando di dovermi convincere di una cosa che dovrebbe essere spontanea. Io però la vivo male e, se penso a quel momento, mi assale l’ansia: più che un inizio di qualcosa di bello, mi sembra una fine. L’idea del «per sempre» mi soffoca, sento che prendendo questa via dovrò rinunciare ai miei sogni. E, da un po’ di tempo, ho dubbi sui miei sentimenti. Non sono sicura di voler passare il resto della mia vita con lui, sogno di incontrare qualcuno che mi faccia riscoprire le emozioni e la voglia di progettare insieme. Mi sento la classica fidanzata egoista e annoiata, io che mi sono sempre reputata diversa. Se già sono apatica prima di iniziare questa avventura insieme, dopo come sarà?
—LILLI
HFermati, Lilli. Sei sull’orlo del baratro, e non mi sembra il caso di fare un passo avanti. In una storia inesorabile come la vostra, dopo la convivenza arriveranno a stretto giro anche i confetti. E i troppi Sì che hai pronunciato finora per abitudine renderebbero sempre più difficile, quasi bizzarro agli occhi degli altri, un ultimo No. Eppure tra le poche cose che non dovrebbero essere oggetto di dibattito c’è il Invece, dalla tua lettera, di amore ne affiora ben poco. Affetto, stima, amicizia: il motore c’è. Quella che manca completamente è la benzina. E partire per un viaggio, lungo o breve che sia, con il serbatoio vuoto è un azzardo dall’esito matematico: dopo avere spinto insieme per un po’ la macchina sotto la pioggia e sotto il sole, ci si scoccia e ci si mette ciascuno per conto proprio a fare autostop. Accettando di salire sul primo bolide che accosta, e pazienza se poi si rivelerà un macinino. Le coppie che si fidanzano sui banchi di scuola e arrivano al traguardo finale della vita mano nella mano con un sorriso di appagamento stampato sulla faccia sono
ANDRÉ DA LOBA