ATTRICE DEL CUORE
Jack Savoretti con la moglie Jemma Powell,
che ha recitato Alice In Wonderland di Tim Burton: hanno due figli.
in Il video di Home, brano dell’ultimo album, è stato registrato allo stadio di Marassi durante Genoa-Juventus, terminata 1- 0 per i padroni di casa. E se la partita fosse finita male? «Me l’avevano detto che ero pazzo. Rischiavamo di perdere, e io di finire come il “Savoretti, belìn che porta sfiga”. Ma dio c’era. No, c’è stato Antonini... ( il terzino genoano che ha segnato il gol decisivo al 94°, ndr)». Genova custodisce un’altra eredità importante, origine anche del suo nome, Giovanni, poi diventato Jack. È lo stesso di suo nonno, il partigiano che firmò la Liberazione della Liguria dai tedeschi. «Sono fiero di portare il suo nome. Le mie origini sono nella Seconda guerra mondiale. Mia madre è figlia di un ebreo polacco, che s’innamorò di una tedesca a Monaco. Era il 1933, scapparono a Londra». Anche la trasferta londinese del papà nacque avventurosa. Un giorno fu testimone di una rapina, i banditi lo videro in volto, il nonno partigiano lo spedì a Londra. Dopo gli incroci della Storia, un brutto carattere domato, resta la parte sana di pungiglione, e che non si può estirpare: la musica. Negli anni di crisi, ha mai pensato di smettere? «No. La musica è come la mafia, non puoi mollarla, se no...».