Ferguson, 1 ogni 9 giorni
Il 9 agosto 2014 il giovane afroamericano Michael Brown fu ucciso da un agente di polizia a Ferguson, negli Stati Uniti. Seguirono tumulti, ne nacquero dibattiti sul razzismo in America e, soprattutto, nella polizia. Un anno dopo, non è cambiato molto. L’8 agosto ad Arlington, sobborgo di Dallas, Texas, un altro nero, 19 anni, giocatore di football in una squadra universitaria, è stato ucciso da un agente dopo aver sfondato la vetrina di un concessionario di auto con il suo Suv. Il Washington Post ha calcolato che nel 2015 sono stati uccisi 24 afroamericani disarmati, in pratica uno ogni nove giorni (solo ad aprile, in due settimane, tre neri sono stati colpiti e uccisi): una piccola parte dei 585 uccisi in totale dalla polizia (secondo il sito d’informazione NowThis, i morti dal 9 agosto 2014 sono 1.091). Un altro dato da non sottovalutare è che i maschi neri rappresentano il 6% della popolazione degli Usa. Secondo il Post, i neri hanno – rispetto ai bianchi – sette volte la possibilità di essere ammazzati da un’arma da fuoco mentre sono disarmati. con il «politicamente corretto». Ma chi è, Matteo Salvini o Beppe Grillo? Figurarsi, questo signore parla americano: è Donald Trump, candidato alle primarie dei Repubblicani per le presidenziali e vincitore delle Vette altissime, sezione Esteri. In America, infatti, è già tempo di elezioni, visto che il prossimo anno si vota. E il multimiliardario Trump si è candidato, con uno stile feroce che lo fa crescere nei sondaggi a suon di carezze agli estremisti repubblicani e battutacce sessiste sulle donne. L’HuffPost americano ha deciso di relegarlo nelle