STANNO ARRIVANDO
Carrà durante una puntata di Mille Luci. Funziona. Da dove nasce la passione italiana? « Non abbiamo ancora capito » , scherza A/ J. «Forse è perché amiamo le stesse cose che amate voi, il vostro cinema, o perché la cultura qui è visiva». Com’è stato fare i modelli? «Molto naturale! Lo stile è parte della nostra estetica», risponde Sharp. Ed esibirvi sul palcoscenico di Sanremo? «Mai suonato in un posto più assurdo, l’impianto non funzionava, ma il teatro era così bello: marmi, oro». Conclude il timido Dak Lerdamornpong, da Bangkok, rompendo il silenzio: «Abbiamo anche scoperto Ovs: il negozio era sotto il Teatro Ariston». Dopo questa intervista, i Saint
Motel sono stati fotografati per la campagna Ovs autunnoinverno 2015-16, di cui sono protagonisti, con la top model
Bianca Balti. Per la Vogue Fashion Night Out milanese, il 22 settembre, saranno nello store di via Torino. Da dove arrivano gli stimoli per il vostro stile? «A parte l’influenza della musica inglese e della cultura europea, è Los Angeles che c’ispira. Quel Downtown dove abbiamo lo studio di registrazione, un quartiere che mescola sublime e squallore. Ci sono palazzi Art Déco, e attorno una comunità vibrante. Basta camminarci in mezzo». Come scrivete un nuovo pezzo? «Non abbiamo una routine, ma spesso, dopo averlo composto a Downtown, ci rifugiamo a casa di qualcuno, su un divano, al piano, e cerchiamo di portare alla luce le sensazioni felici, energetiche che ci hanno guidato». E My Type? «È stata la canzone più veloce. Due note al piano, le percussioni accennate colpendo delle bottiglie di birra». Con il suo allegro incalzante da fanfara, il pezzo è nato dal litigio di A/J con la fidanzata. Con i Saint Motel è così: c’è spesso una seconda verità nascosta. Quando componete, chi avete in mente? «Chiunque abbia un battito cardiaco; anche chi è morto, così lo svegliamo! » (Greg). Come si riesce a emergere oggi? « Mandiamo i nostri sextape alle donne...», scherza Sharp. «Coltiviamo il rapporto con i fan. Siamo cresciuti insieme, vediamo più loro dei nostri parenti», dice il batterista. Il legame con l’Italia è fortissimo. A fine 2014 hanno pubblicato un Ep con sei pezzi per il nostro mercato. È nota la venerazione per Raffaella Carrà, Celentano, Mina.