Vanity Fair (Italy)

Adrenalina da valigia

Da piccola, sfidava la paura lanciandos­i in bici senza mani. Da grande, LUCIA MAGNANI prova quel «piacere da panico» quando deve fare i bagagli. Davanti ai quali perde, finalmente, il controllo

- Di ANNAMARIA SBISÀ

dee ben definite, nella mente dell’amministra­tore delegato Lucia Magnani, che ha tradotto il concetto di detox, leggi salute e corretta alimentazi­one, in un percorso per tutti e in un’attività d’impresa per lei. Si chiama Long Life Formula, il sistema che insegna il benessere come stile di vita, in modo chiaro e rigoroso. Anche Lucia è così decisa- e- detox? «So cosa voglio e sono molto diligente, da sempre». Immaginiam­o quindi una scolara modello e invece no, la scuola non la appagava. «La giornata non era sufficient­emente interessan­te, se dedicata solo ai compiti». Una diligenza di genere sconfinant­e, estesa quindi nella campagna in cui è cresciuta, quando allo studio alternava la velocità della bicicletta con cui si lanciava in discesa nei dirupi, mollando il manubrio al suo destino: «Per rischiare di cadere». Il piacere sta nell’adrenalina, per cui se le interrogaz­ioni a scuola non bastano, si aggiungeva il giusto dirupo quotidiano, senza mani. La Magnani adulta ritrova quell’adrenalina, il piacere della sfida, tra più mentali pareti d’ufficio, nel trasformar­e le idee in realtà, per rendere matematica­mente concreta una fantasia, come il progetto Long Life. Il segreto? «Il mio equilibrio. Più precisamen­te, sono un’equilibrat­a trasgressi­va». Con quale proporzion­e? «Direi 50 e 50, l’equilibrio perfetto». Ci convinca: «In bicicletta lasciavo le mani perché ero certa di non cadere». Come ci si arriva? «Ci sono nata». Sequenza fortunata che nasconde un bisogno assoluto, se non proprio di adrenalina, quantomeno di emozione. In pratica, alla donna che per lavoro si occupa di quell’equilibrio di cui straborda, per avere una vita perfetta, manca solo la paura: «Quell’attimo

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