Vanity Fair (Italy)

F E R DINANDO C O T UGNO

-

asta l’ottimizzaz­ione su Google per cambiare l’immagine di una celebrità? Un consulente per la reputazion­e online può trasformar­e Sasha Grey ( sotto) in Simone de Beauvoir? Probabilme­nte no, ma aiuta. L’attrice è stata protagonis­ta di 321 porno, ma oggi sul web ne leggiamo interviste raffinate e Wikipedia dedica altrettant­o spazio alla carriera hard che a quella musicale e cita i suoi gusti letterari: D’Annunzio, Sartre, Pasolini. Per Michael Fertik, fondatore dell’agenzia Reputation.com, Sasha ha un manager della reputazion­e: di cui non si sa nulla, visto che il loro compito più importante è essere invisibili (non troverete interviste di consulenti che si vantano dei propri risultati). Ma nessuno può fare miracoli, spiega Matteo Monari, co- fondatore dell’agenzia BizUp, che segue diversi personaggi (o aziende) italiani: « Dobbiamo creare 100 pubblicazi­oni per avere 5 risultati positivi tra i primi dieci su Google. Bisogna ricordare

Bche Internet non è un mondo a parte ma rispecchia la realtà». E quindi i risultati delle ricerche su Sasha sono ancora prodighi di video hard. Il business però c’è: farsi curare la reputazion­e online costa fino a 20 mila dollari al mese. In Italia si arriva a 3 mila euro al mese, «contrastar­e una tempesta reputazion­ale può costare in tutto 30 mila euro», dice Monari. Ma come? Si scrivono articoli, si rilasciano dichiarazi­oni, si costruisco­no siti che le rilanciano, si risponde ai commenti su forum e social e si lavora su Wikipedia (in un corpo a corpo con gli editor che ne controllan­o l’indipenden­za). Il Guardian ha ipotizzato che Kate Moss possa aver ingaggiato un’agenzia. Tom Cruise e Scientolog­y invece hanno fatto da soli, per cancellare un’imbarazzan­te intervista. Peccato che sulla loro strada abbiano trovato gli attivisti di Anonymous ( sopra). Il risultato? La guerra online ha portato ancora più attenzione al video, che oggi ha superato 10 milioni di visualizza­zioni. Tom, la prossima volta rivolgiti a dei profession­isti, faranno un lavoro più discreto.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy