Vanity Fair (Italy)

La sera leoni, la mattina cavolfiori

Mangiare di tutto, ma all’ora giusta. È il principio base della CRONONUTRI­ZIONE, dieta che migliora la linea, la salute di pelle e capelli e, grazie a una banana, anche il sonno

- di MARIANGELA MIANITI

Nata nel 1986 dagli studi del dottor Alain Delabos, la crononutri­zione si basa sul principio che le funzioni biologiche del nostro corpo seguono i cicli circadiani, quell’orologio interno che governa bisogni e funzioni secondo le ore della giornata. Così come siamo predispost­i per alzarci con il sole e dormire con il buio, così il metabolism­o delle sostanze cambia secondo gli orari e la struttura ormonale del corpo. «Se mangiamo tanti carboidrat­i la sera, aumentano insulina e cortisolo, per cui al mattino avrò iperglicem­ia e mi sentirò stanco e stressato», dice Mariangela Rucco, nutrizioni­sta che collabora con lo studio del professor Fabio Rinaldi, tra i primi in Italia a credere nella crononutri­zione.

Quando e cosa mangiare

Secondo la crononutri­zione lo stesso cibo consumato in orari diversi può avere effetti opposti. Ecco perché si consiglia di distribuir­e le sostanze nutritive così: grassi al mattino, cereali a pranzo, zuccheri a merenda, proteine leggere la sera. «L’ora giusta per la colazione, che non va mai saltata, è fra le 7 e le 8 perché gli ormoni, come il cortisolo e l’insulina, raggiungon­o i loro massimi livelli, e il cibo viene metabolizz­ato più velocement­e». Perfetti tè, yogurt, cereali con latte di mandorle o di avena, se si è intolleran­ti al lattosio, e una spremuta la cui vitamina C aiuta la rigenerazi­one del collagene e protegge dai raggi Uv. «L’ora ideale per il pranzo è tra le 12 e le 13 in quanto nelle tre ore successive si innalzano gli ormoni tiroidei che attivano il metabolism­o e non fanno accumulare i grassi». È meglio preferire un piatto unico a base di pasta, patate o riso, abbinati a verdure o legumi. La merenda perfetta, sorpresa, è a base di cioccolato amaro o frutta secca. «La cena deve essere leggera, preferibil­mente con pesce e verdura», spiega Rucco, «e consumata tra le 19 e le 20 perché se si anticipa la digestione prima di coricarsi, il lavoro notturno dell’ormone della crescita e della somatomedi­na, che favoriscon­o l’aumento della massa magra e la rigenerazi­one dei tessuti, sarà più e cace». Scopriamo anche che prima di dormire è bene prendere una tisana invece di un frutto, a parte la banana che, essendo ricca di triptofano, stimola la sintesi della melatonina (antiossida­nte naturale) e favorisce il sonno.

Strappi alla regola

Molte persone, però, vuoi per il lavoro o per mantenere una vita sociale, non sempre riescono a rispettare le ore stabilite dalla crononutri­zione. «Spostare il pranzo o la cena di poco è possibile. L’importante è far passare quattro ore fra un pasto principale e l’altro e mantenere quel ritmo». E ai fanatici dell’happy hour che cosa diciamo? «Gli strappi alla regola sono concessi, a patto che non siano più di uno a settimana e che il giorno dopo si faccia un pranzo leggero a base di broccoli o cavol ori».

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