QUANDO lasciano UN SEGNO
C’è chi mostra smagliature e cicatrici senza problemi. Invece, per chi vuole dimenticarle, si possono cancellare, coprire con il trucco o con un tatuaggio mirato. In ogni caso, nessuno avrà più paura di essere baciato dal sole
«Non ho coperto le mie cicatrici perché fanno parte di me. Non me ne vergogno». Non tutte sono come Ariel Winter, star della serie Tv Modern Family: lo scorso gennaio si è presentata ai Sag Awards mostrando con orgoglio i segni della mastectomia riduttiva, a cui si è sottoposta alla vigilia dei 18 anni dopo tanto bullismo, per un seno troppo abbondante. C’è anche chi, come la modella Chrissy Teigen, moglie di John Legend, ha cambiato idea. In passato aveva postato su Instagram le sue smagliature, ma ora che è incinta della prima figlia è corsa ai ripari con sieri elasticizzanti: «Al mio uomo non interessa che abbia le smagliature, ne ho sedere e cosce pieni. Ma avevo paura che mi venissero anche sulla pancia». Perché si può accettare il proprio corpo con tutti i segni che sicuramente lo rendono unico, ma lo si può anche amare intervenendo per minimizzarli. «Smagliature e cicatrici non sono la stessa cosa», spiega Alberto Massirone, presidente di Agorà-Amiest Società italiana di medicina a indirizzo estetico. «Le prime sono «strappi» del derma, lesioni. All’inizio sono rosse, poi si trasformano in tessuto cicatriziale bianco». Meglio intervenire prima del passaggio da rossa a bianca con la biorivitalizzazione, microiniezioni di sostanze riassorbibili che stimolano le funzioni della pelle. «Elastina, acido ialuronico, silicio, vitamine: riattivano l’elasticità dove è venuta a mancare». Poi, si e ettua
una dermoabrasione o, a seconda della dilatazione e della quantità di smagliature, si usa il laser. «Così, si riavvicinano i due capi della lesione, che molto spesso diventa praticamente invisibile. Se la smagliatura è già bianca, però, si può solo ridurne la larghezza. Possono bastare due o tre sedute, dipende dalla grandezza, dalla reattività soggettiva della pelle e dalla preparazione e ettuata». C’è anche la tecnica del Prp, il plasma ricco di piastrine. «Si preleva il sangue del paziente e lo si centrifuga. Una frazione delle piastrine, ricche di cellule staminali, viene poi inoculata, stimolando la rigenerazione della cellula e restituendole gli elementi che aveva perso». Il costo per la rivitalizzazione è tra 120 e 180 euro a seduta, e per il laser tra 150 e 200 euro. Che raddoppiano se si tratta di Prp.
Prima del granchio
Trattamento e costo sono simili per le cicatrici. «Possono essere normali, piane. Oppure ipertro che, un po’ sollevate, o addirittura cheloidi, degenerazioni del tessuto che ricordano le chele di un granchio», dice Massirone. «Normalmente basterebbe un laser. Ma se la cicatrice è ipertro - ca o cheloide, bisogna prima eliminare l’esubero di tessuto con cortisone direttamente nella lesione. Attenzione per chi ha la pelle scura: la melanina compare come meccanismo di difesa nella zona trattata, e si rischiano macchie».
Come prevenire
La prevenzione è sempre la base di partenza. «Bisogna stimolare i broblasti a produrre acido ialuronico, elastina e collagene per ricompattare. Sì a prodotti elasticizzanti, come l’olio di mandorla, e a una dieta ricca di amminoacidi, proteine, vitamine E, C ed A», conclude Massirone. È vera la convinzione che il sole « ssi» cicatrici e smagliature in maniera indelebile? «La cicatrice non risponde ai raggi solari, ma dopo un trattamento laser è obbligatorio coprire la zona per sei mesi con schermi totali o vestiti. Anche alle smagliature ancora rosse il sole non fa male, anzi: crea vasodilatazione, riattiva la circolazione, con un’ossigenazione e un leggero recupero della zona. Però disidrata la pelle e toglie elasticità». In ogni caso, l’importante è sempre il punto di vista con cui si guardano le cose. Perché come dicono le donne di LoveYourLines, pro lo Instagram e Tumblr che raccoglie foto in bianco e nero di corpi con smagliature: «Sono la ligrana d’oro che racconta i cambiamenti che abbiamo attraversato». Quindi, perché avere paura di mettersi in costume?