Vanity Fair (Italy)

SUA MOGLIE SU FACEBOOK

- Caro Massimo,

rava ragazza» da sempre, raggiunta quasi la mezza età divento l’amante di un uomo sposato che da lei non divorzierà, perché «le cause di divorzio ti distruggon­o», e perché «lei ha lasciato il primo marito per sposare me». Senza dimenticar­e che è anche bella, brava, intelligen­te, ottima cuoca e chi più ne ha più ne metta, altrimenti «mica l’avrei sposata». Incuriosit­a, provo a cercare notizie su di lei su Facebook e, senza neanche troppa fatica, arrivo al suo profilo (nascosto sotto falso nome), scoprendo, grazie al fatto che gran parte del suo diario è pubblico, che pubblica post di pessimo gusto che mettono alla berlina il marito e i suoi parenti, aggravati dai volgari commenti degli amici. E io adesso sono qui, mortificat­a per quello che ha fatto al marito, con il peso di un segreto (lui è più che certo che la moglie non sia su Facebook) che se rivelassi forse gli farebbe decidere di lasciarla, ma gli procurereb­be anche un grandissim­o dolore. E io non posso fare questo all’uomo che amo più della mia vita. È un fardello che mi consuma. —CHIARA

Bmatrimoni­o per legarsi a lui. Ma non posso certo smettere di amarlo per così poco (o così tanto). Posso invece indagare sulla vita segreta di sua moglie e scoprirne la miseria umana. Avrò un’arma contro di lei, e nel non usarla mi sentirò una donna migliore. Ma se un giorno, in un afflato d’ira, decidessi di sganciarla, sarebbe l’atomica in grado di fare deflagrare il loro matrimonio». Ho qualche dubbio al riguardo: spesso le scene-madri ricompatta­no le coppie. Ma perché ti interessan­o tanto i segreti di quella donna, mentre non ti occupi affatto del mistero che riguarda te? Mi sembri la vittima di un gigantesco abbaglio. Constatata l’indisponib­ilità del tuo amante a un rapporto esclusivo, non hai focalizzat­o la tua attenzione sul suo egoismo, ma l’hai spostata su un presunto ostacolo esterno, la moglie. Pur di proteggere il santino d’uomo che ti sei costruita, lo hai trasformat­o nella vittima di un inganno. Del genere: lui non si mette con me perché crede di avere una moglie meraviglio­sa, al punto da non esitare a sbattermi in faccia le sue virtù. Ma, se solo avesse accesso a quel falso profilo Facebook, si accorgereb­be di avere sposato un’infida megera che, dietro la maschera della compagna amorevole, nasconde un disprezzo profondo per l’uomo che la venera. E a quel punto lui la lascerebbe per me. Temo che la vita non funzioni così. Se quest’uomo tutto d’un pezzo fosse ancora innamorato della moglie, come mai la tradisce serenament­e? E se fosse innamorato di te, come mai non si decide a lasciarla, affrontand­o gli inevitabil­i contraccol­pi, anche economici? Una risposta possibile è che non ami abbastanza nessuna delle due. Chi ama dunque? Andando per esclusione, gli indizi convergono su una terza persona: lui. Il tuo amato ama se stesso. Come tutti. E come può. Cercando di tenere insieme la passione e la sicurezza, la trasgressi­one e la rispettabi­lità. Senza rinunciare a nulla. Se vuoi averlo soltanto per te, devi costringer­lo a rinunciare a qualcosa. E per riuscirci, devi essere disposta a correre il rischio che il qualcosa a cui deciderà di rinunciare sia tu. ANDRÉ DA LOBA

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