FRA LE STELLE E IL MARE
Occhi esperti e il buio più bello: ecco in sintesi i pregi di un viaggio a cercar galassie negli angoli più isolati della Sardegna, guidati dall’astrofisico cagliaritano Matteo Bachetti, da poco premiato dalla Nasa per aver identificato una stella di neutroni che emette una quantità sorprendente di raggi X (prova che i buchi neri sono più voraci di materia di quanto immaginassimo). Ricercatore astronomo all’Istituto nazionale di astrofisica a Cagliari, per consigliare un itinerario tra le stelle nelle zone a più basso inquinamento atmosferico e luminoso d’Italia, Bachetti, nato nel 1981, torna al principio della sua passione. «Facendo lo scout, ho scoperto i miei primi cieli notturni in paesi di montagna come Seui e Lanusei, a nord di Cagliari. L’importante è comunque andare sempre lontano dal mare, perché l’umidità disturba l’osservazione del cielo». Seui offre un affascinante collegamento tra lo spettacolo della volta celeste e il passato dell’isola, visto che il territorio presenta diverse testimonianze della civiltà nuragica. Altri luoghi per scrutare il cielo notturno con contorno archeologico, spiega Bachetti, sono il Monte d’Accoddi, a nord, in provincia di Sassari, che ospita una rarissima ziqqurat (antiche costruzioni religiose); i nuraghi di Barumini al centro dell’isola, e di Bortigali, in provincia di Nuoro. Oltre alla suggestione naturalistica, aggiunge, «Lanusei offre la possibilità di osservare il cielo da una struttura bellissima e aperta al pubblico: l’osservatorio Caliumi, gestito dagli appassionati dell’Associazione ogliastrina di astronomia. Si trova sul Monte Armidda, a 1.150 metri di quota». Indagini ancora più accurate si possono effettuare dal massimo radio telescopio europeo, il Sardinia Radio Telescope a San Basilio, in provincia di Cagliari. Con i suoi 64 metri di diametro, è un potente cacciatore di segnali provenienti dai primi istanti dell’Universo. Aperto al pubblico, è anche uno dei luoghi di lavoro di Bachetti.