Vanity Fair (Italy)

Giù le mani dai telefoni

Una loro hit ha da poco superato i due miliardi di visualizza­zioni. I MAJOR LAZER continuano la loro festa elettronic­a «glocal». Ma prima di vederli dal vivo a Milano, hanno un messaggio per voi

- di FERDINANDO COTUGNO

Quando provate a comprender­e le dimensioni del fenomeno Major Lazer, c’è un numero da tenere in mente: due miliardi. A maggio, la canzone Lean On ha superato questa soglia di visualizza­zioni su YouTube, proiettand­oli in un club ristretto, quello delle Taylor Swift e dei Justin Bieber. «È una cifra surreale, più ci penso e meno ci credo», dice al telefono Jillionair­e. Dj nato a Trinidad, Jillionair­e è uno dei componenti del trio formato da Diplo (il creativo e la superstar) e Walshy Fire. L’estate, con i festival e le discoteche aperte tutte le notti, è la loro stagione. E puntuale infatti è arrivato Know No Better, il nuovo ep dei Major Lazer, sei brani, compreso l’omonimo singolo con i featuring dei rapper Travis Scott e Quavo e della cantautric­e cubano-americana Camila Cabello. «La nostra filosofia è il rischio, sarebbe facile fare sempre la stessa canzone elettronic­a usa e getta ogni anno, incassare e andare oltre». Quello dei Major Lazer è invece uno strano esperiment­o «glocal», mescolare l’elettronic­a da dancefloor, l’edm, con i suoni caraibici e africani, invitando alla festa dj e produttori da tutto il mondo. E così in Know No Better si va dal reggaeton Buscando Huellas con il colombiano J Balvin all’inno panafrican­o Particula, con un rapper sudafrican­o (Nasty C) e due star nigeriane (Ice Prince e Patorankin­g). «Rendere il mondo sempre più piccolo e il party sempre più grande» è la loro filosofia ufficiale. «Siamo una struttura fluida, sempre in viaggio, una sera a Milano un’altra in Africa o a Kingston, c’è un rapper o un cantante che ci piace, gli mandiamo un messaggio su Twitter o Instagram e la sera dopo andiamo in studio a creare qualcosa». Questa Internazio­nale delle discoteche è ispirata all’identità del «Maggiore Lazer», il personaggi­o di un supereroe giamaicano che combatte il male col suo braccio laser: dall’idea è nata anche una serie animata. L’ultima battaglia dei Major Lazer è contro i telefoni. Il nuovo video Run Up è una denuncia della dipendenza da smartphone. Jillionair­e sente molto il tema: «È mai stato di recente a un concerto? La gente è lì ma non è lì, tutto il tempo a mandare messaggi, farsi foto, registrare audio e guardare lo show attraverso uno schermo. Venite a vederci perché vi piacciamo o per impression­are i vostri amici?». Ci sarebbero un paio di miliardi di motivi per pensare che la risposta sia la prima. I Major Lazer suoneranno il 24 giugno all’ippodromo per il Milano Summer Festival: giù le mani dai telefoni.

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