FINALMENTE MI GODO LA LIBERTË
Alla vigilia del nuovo album ALISON MOYET, una delle voci simbolo degli anni ’80, racconta come ha attraversato indenne quella febbre. Ora che l’età l’ha resa «invisibile» osserva gli altri, senza essere guardata. Non come quella volta a Wembley
Se mai vi capitasse di incontrare Alison Moyet per caso, non fate i timidi. «I fan che ti guardano da lontano e non osano mi mettono in imbarazzo… Preferisco quelli che quando mi vedono si mettono a strillare!». Si potrebbe stare tutto il giorno ad ascoltare la voce di Only You (primo successo, 1981, degli Yazoo formati da lei e Vince Clarke, ex tastierista dei Depeche Mode) e Nobody’s Diary, o degli hit da solista come All Cried Out, raccontare come ha attraversato questi 35 anni senza mai diventare una sopravvissuta degli Ottanta, anzi. Tre figli da tre uomini diversi dopo, Alison Moyet, all’anagrafe Geneviève («ma provi a farlo pronunciare in un pub inglese e capirà perché l’ho cambiato»), il 16 giugno pubblica un nuovo