Valérie Messika
All’ultimo Festival di Cannes siamo stati nel backstage con Valérie Messika. Ci ha raccontato come le attrici scelgono i gioielli (quanto contano le stylist) e come cercano di accontentarle. (Quasi) sempre ci riescono
Dopo gli studi in marketing e comunicazione, con il suo brand porta avanti la passione di famiglia
Occhi verdi, pelle dorata, una bella donna di circa 40 anni, sposata e con due gli. Valérie Messika sembra una modella, ma in realtà è il direttore creativo della casa di gioielli che porta il suo nome e che ha fondato nel 2005. Figlia d’arte – il padre Andre è un commerciante di diamanti che le ha insegnato i trucchi del mestiere – dice che da ragazza i gioielli non erano nei suoi piani: «Ho studiato marketing e comunicazione, ma essendo la maggiore di due gli ho poi sentito di dover dare un seguito al lavoro di mio padre, che nel frattempo si era risposato in Israele e aveva messo su una seconda famiglia», racconta. «Con Messika l’ho convinto dimostrandogli che, nella fascia di prezzo inclusa fra i 500 e i 100.000 euro, nella gioielleria con diamanti si poteva fare qualcosa di non convenzionale, più rock, in cui mescolare pietre più e meno piccole». Tra i successi del marchio c’è la collezione Move, tre brillanti che si muovono e scorrono in una speciale fessura di pendenti e braccialetti rigidi, e gli orecchini asimmetrici. «L’anno scorso abbiamo fatto un bel colpo a Cannes quando Kristen Stewart ha indossato i nostri ear cu di brillanti, è stato un bel successo», ricorda Valérie. Sperava di ripeterlo anche quest’anno, dato che le hanno proposto altri modelli per la Montée des marches, la passerella che tutti gli attori percorrono per accedere al Palais des Festivals dove proiettano i lm. In realtà Stewart ha poi scelto di indossare piccoli gioielli personali, forse per il suo nuovo taglio di capelli. Queste cose succedono perché le attrici, se non sono legate da contratti o accordi con le marche o gli stilisti, vengono vestite dalle stylist che preventivamente contattano le varie case per scegliere capi e accessori su book o in showroom. I pezzi vengono recapitati, ma no all’ultimo minuto, a seconda degli abbinamenti (in ordine di precedenza, abiti-pettinature-gioielli) o dei loro capricci, non si sa se e cosa utilizzeranno. E chi attende vive un altalenare di speranze e delusioni. «Con Eva Longoria si è creato un rapporto di amicizia anche perché noi sosteniamo il suo Global Gift Gala per la raccolta fondi a scopi bene ci», precisa Valérie, «lei ama i nostri gioielli, infatti l’anno scorso per il suo matrimonio ha scelto di indossare uno dei nostri pezzi di alta gioielleria. A volte però non ci va bene: sempre a Cannes avevamo consegnato alcuni gioielli a Salma Hayek ma è arrivata in ritardo e il red carpet era ormai sbarrato», confessa Valérie. «Tra Andie MacDowell, Sveva Alviti, Tina Kunakey e altre, non ci possiamo lamentare. Le aggiungeremo al nostro carnet insieme a Selena Gomez, Charlize Theron, Kate Winslet, Beyoncé e Rihanna. Niente male, no?».