Vanity Fair (Italy)

Archi-brillo

L’Opera House di Sydney, lo skyline di Londra e il Palazzo della Civiltà di Roma diventano anelli, bracciali e orecchini. Grazie ai designer innamorati dell’architettu­ra

- di Annamaria Sbisà

Anelli, collane, bracciali si ispirano al design di palazzi, ponti e ferrovie

I volumi di Paola

Già architetto con una predilezio­ne per i progetti ricavati da spazi dismessi, Paola Vanazzi nel 2012 ha optato per il mondo del gioiello, che risponde al suo ulteriore amore per il dettaglio. Incontra taglio laser e stampanti 3D durante il master al Politecnic­o di Milano, a seguire la prima collezione del marchio Sefem: «Geometrie semplici, interpreta­te in misura grande: adoro i gioielli voluminosi, tenendo conto del peso e del possibile uso». Passata alle spirali in oro e argento che rivisitano la tecnica dello spirografo, è approdata alla modularità del suo 3D Cube, catene e pendenti regolabili: «Bisognava uscire dalle solite forme tondeggian­ti». Si entra in quelle del Palazzetto dello Sport di Roma, disegnato nel 1956 dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, con la collana Sphiro Flower, il cui oro replica il reticolato del soŠtto dell’edi‹cio. L’anello Side Ring deve la sua sagoma alla stazione ferroviari­a ad alta velocità di Reggio Emilia (la Mediopadan­a, sopra) di Santiago Calatrava, il Precious Love

(a lato) alle colonne del Partenone. Ultima novità, ispirata a Calatrava sono le borse gioiello: clutch in plexiglas con applicazio­ni in metallo dorato che richiamano «La leggerezza dinamica dei ‹li portanti dei suoi ponti».

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