L’amore è scritto
Messaggi incisi nell’oro e portati sulla pelle: positività che fa bene
Èuna delle cose che colpiscono delle donne arabe. Per quanto siano importanti, ti trattano sempre con dolcezza. La sceicca Intisar Salem Al Ali Al Sabah non fa eccezione: principessa della famiglia reale Al Sabah che governa sul Kuwait, ha una laurea in Fisica, un passato alla guida di una società leader nel suo Paese per le tecnologie amiche dell’ambiente, è membro del consiglio consultivo del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite in Kuwait. Nel 2011 ha anche fondato una casa editrice pensata per la crescita personale delle donne arabe, che ha cambiato il modo di rivolgersi al pubblico femminile. Viene da immaginarsela circondata di assistenti e bodyguard, invece arriva all’appuntamento con perfetta nonchalance per raccontare un progetto di gioielleria che è innanzitutto una storia d’amore. Si chiama Intisar, proprio come lei, la collezione lanciata poco più di tre anni fa con un doppio obiettivo, regalare alle glie qualcosa che davvero le rendesse felici e lanciare al mondo messaggi positivi. «Ho sempre amato e comprato gioielli, li ho disegnati per me sin da quando ero ragazza e volevo donare qualcosa di speciale alle mie glie. Ne ho quattro
e due di loro hanno gusti molto particolari. Non vestono gri e famose e detestano tutto quello che è troppo appariscente. Per anni ho cercato di trovare per loro un prezioso che le accompagnasse nel tempo, ma niente sembrava conquistarle. Un giorno ho aperto il mio portagioie e mi sono accorta che gli unici oggetti che indossavo erano quelli legati a un ricordo. Lì ho capito che quella era la strada giusta da seguire». Nasce così una linea che è diversa dai soliti brand. Oro 18 kt, diamanti etici certicati dal Responsible Jewellery Council e gemme tagliate con tecniche all’avanguardia, si trasformano, nell’italianissima Valenza, in gioielli realizzati per un massimo di cinquanta pezzi per ogni modello. E trasmettono impulsi benevoli a chi li indossa, grazie a parole scritte in arabo che diventano continui memento di armonia. «Luminoso, Amorevole, Sorprendente, Incredibile, Felice e Squisito sono gli aggettivi che ho scelto per sollecitare nelle donne che portano i miei gioielli un’attitudine radiosa. In Kuwait il patriarcato c’è e vive in sintonia con femmine forti. Storicamente, le nostre donne passavano tra i sei e gli otto mesi all’anno senza i mariti che viaggiavano per a ari. Mandavano avanti casa e famiglia, hanno imparato a essere indipendenti e ora siamo alla seconda, in alcuni casi, terza generazione di donne che lavorano fuori casa. Sono formidabili e io vorrei che tutte avessero questa percezione di sé. Tenere parole buone sempre addosso, secondo me aiuta molto». Si può scegliere di appoggiare la parola scelta sul corpo, oppure girarla e tenersela sotto agli occhi, come nell’anello a lato. Quello che non si può fare è ordinarne un pezzo online o trovarlo in boutique. «Organizziamo eventi su invito, dove vivere delle esperienze graticanti. Solo alla ne si accede al display dei gioielli e chi vuole compra, oppure se ne va a casa con la sensazione di una bella giornata. I prossimi appuntamenti sono a Londra e New York».