Vanity Fair (Italy)

SONO PERFETTI

L’AMANTE E IL MARITO: INSIEME

- Caro Massimo,

Non sono mai stata così in crisi. Madre, moglie stanca e confusa, da qualche mese anche amante. Ho vissuto gli ultimi dieci anni dedicandom­i alla famiglia, in primis ai miei gli, che alla

ne sono diventati tre. Senza apparenti problemi ho rinunciato parzialmen­te alla profession­e, al mio titolo. Mi sono ritrovata stanca nella routine e anche un po’ depressa, con un marito innamorato, ma assente per lavoro. Poi ho conosciuto l’altro, l’opposto di mio marito, istintivo e un po’ rude e inadabile. Tre mesi di passione, amore, intesa unica, tanto da confessarl­o a mio marito. Poi lui si accorge che forse siamo andati troppo di fretta, che forse non riesce a darmi quello di cui ho bisogno o forse sempliceme­nte non mi ama abbastanza. Io so che forse il mio posto è qui in casa, ma so anche che non ho più intimità con mio marito e che se lui mi chiamasse correrei immediatam­ente. Egoisticam­ente penso anche che lui e mio marito insieme siano perfetti. Ma non posso avere due uomini. E in questi mesi ho sempre avuto solo lui. Penso di volerlo ancora, ma è anche vero che mio marito è ancora qui con me. E che l’altro ha paura di una relazione vera. Aiuto. —S. Se esistesse una statistica delle poste del cuore, la tua storia risultereb­be la più diŒusa. Lo schema sso prevede una donna che ha già vissuto abbastanza per coltivare rimpianti, ma è ancora troppo giovane per rinunciare alle illusioni. Di solito ha sposato un uomo all’antica, un Marito Roccia, a„dabile e protettivo ma distratto dal lavoro, con il quale si è instaurata la stessa intimità sica che ha con una piro la. Ci si conosce, ci si sopporta, ci si spalleggia nella gestione dei gli. E ci si convince che l’amore, con il tempo, non possa diventare che così. Finché entra in scena il terzo incomodo, quello che si fa i propri comodi. L’Ina„dabile le ricorda la formula dimenticat­a della passione, le scongela le emozioni ibernate e, a„ancandosi alla solidità rassicuran­te del marito, le regala un senso di completezz­a. Per un attimo la donna pensa di aderire al modello maschile dell’harem. Ma tutto in lei ri uta il compromess­o e così nisce per distrugger­e la situazione precaria e rimettersi il cuore in pace. In attesa della prossima tempesta. Non è di quell’uomo che ti sei innamorata, ma dell’energia rivoluzion­aria dell’eros senza la quale l’esistenza perde signi cato. Molti vi rinunciano, ma quasi nessuno per sempre. Arriva un momento nella vita di tutti in cui i bisogni prevalgono persino sui desideri. Un uomo e una donna non possono vivere insieme come fratello e sorella. Non no a settant’anni, almeno. E forse neanche dopo. Se viene meno la tensione dei corpi, sparisce la complicità e si inceppa la comunicazi­one. Le ragioni dello stare insieme si riducono a calcoli formali, rivestiti dal nobile alibi dei gli. Intanto il bisogno represso di vitalità va in cerca di sfoghi. Per qualche tempo può trovarli nel lavoro o in uno sport, oltre che nella cura della prole. Finché un giorno la vita ti presenta il conto dei tuoi squilibri emotivi. E, in base alla legge infallibil­e dello specchio, la tua insicurezz­a partorisce un incontro moltiplica­tore di insicurezz­e. Chi si innamora di una persona ina„dabile non è una vittima, ma una persona ina„dabile anch’essa. Per quanto a parole pensi di essere il contrario. La vita non sbaglia mai a servirti. Ti dà esattament­e quello che sei. Bada bene: non quello che vuoi. Quello che sei. Nella scatola nera del subconscio si trova la nostra vera esigenza. E la tua, adesso, è il bisogno di un’emozione destabiliz­zante. Perciò la vita te l’ha portata, materializ­zando l’uomo giusto allo scopo. Appena il tuo bisogno cambierà, cambierà l’uomo incaricato di soddisfarl­o. Dipende tutto da te, anche se ti ripeti di continuo che tutto ciò che non va dipende da qualcun altro. Di„cilmente l’Ina„dabile diventerà mai un A„dabile. Ma troverai uno che lo sarà, a patto che prima lo sia diventata tu. Fino a quando non troverai il tuo equilibrio, incrocerai uomini che continuera­nno a fartelo perdere. Oppure che, come tuo marito, ti metteranno addosso una voglia matta di perderlo con qualcuno che non sia lui.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy