Vuoi farti fotografare l’aura?
Braccialetti colorati che dividono in «classi sociali», gelati al cavolo, cocktail di ossigeno, prodigiose uova di giada. Siamo al summit In Goop Health, dove la regina è una sola, GWYNETH PALTROW. Che, partendo da un sito web, ha messo in piedi un impero
ulver City, Los Angeles, è immersa nella foschia mattutina e una la di donne in abiti neri sporty chic – la più alta densità di bionde per metro quadrato che possiate immaginare – si allunga no in fondo all’isolato. Hanno pagato tra i 500 e i 1.500 dollari per partecipare a In Goop Health, la era di salute e benessere del marchio lifestyle Goop, creato da Gwyneth Paltrow. Le bionde sembrano tutte eccitate, un po’ nervose, emozionate. Alle nove i muscolosi addetti alla sicurezza ci lasciano passare e ci ritroviamo in un cortile dove ci dividono in diverse le, a seconda di quanto abbiamo pagato per essere qui. Braccialetti colorati indicano se sei una Gooper Lapislazzulo (500 dollari), una Ametista (1.000 dollari) o un Quarzo chiaro (1.500 dollari). Più hai pagato più puoi fare: allenamento con il rullo di schiuma, bagno di suoni. Per no un pranzo con Gwyneth nel Giardino del Collagene. Evidentemente un percorso di auto-aiuto dal costo proibitivo e pieno zeppo di vip non era un’esperienza abbastanza esclusiva: chi è ricco non riesce a divertirsi davvero senza un po’ di divisione in classi sociali. Passiamo in un secondo cortile, dove angoli arredati di bianco rappresentano le tappe dei percorsi del benessere. In un angolo ci si può sedere a gambe incrociate su un cuscino e il resident-sciamano di Goop ti dirà di quale cristallo hai bisogno. Nell’angolo opposto, in una tenda, una donna ti fotografa l’aura. Ci sono un bar dell’ossigeno e una postazione ebo. E naturalmente c’è del cibo, ma in porzioni mini:
minuscole ciambelle vegane, quinoa e salmone a umicato fasciati in fogli d’alga, ciotoline di brodo senza sale, frutta. Faccio un giro del cortile e dell’hangar cavernoso dove passeremo le prossime nove ore (non si può uscire: se si esce non si può rientrare). All’interno, distributori di tè matcha, coconut water (acqua aromatizzata al cocco) approvati e il Goop Marketplace, dove si possono acquistare creme per il viso, mattarelli da massaggio e la nuova linea di abbigliamento sporty chic di Tory Burch. Per 55 dollari si può comprare una delle famose uova di giada che, se tenute nella vagina, secondo Goop fanno miracoli. Lo sciamano va per la maggiore, e bisogna prendere un appuntamento. Tornerò alle 16.05. La la per la foto dell’aura è ancora più lunga. Decido che il Goop Expo mi piace: è tutto un po’ assurdo, ma le partecipanti sono molto calate nella parte, come in un Dungeons & Dragons (il famoso gioco di ruolo, ndr) per la ora vaginale. Non penso che stare in contatto o meno con i cristalli abbia qualche e etto sul mio benessere, ma non mi sembra interessante né elegante prendere in giro la gente che ci crede. Finché non prometti miracoli e non spacci corniole come alternativa ai vaccini, organizzare la tua vita interiore con l’aiuto dei cristalli non sembra un’attività poi così sbagliata.
Poi, a un certo punto, la vedo: uttua oltre la la per il ca è, come una sacerdotessa. Gwyneth splende come un cigno radioattivo: emette luce, sarebbe perfetta durante un black out. Diversamente da noialtre tutte in nero sportivo, lei sembra vestita di petali, portati da una folata di vento. Guida il suo gregge nell’auditorio e lo spettacolo ha nalmente inizio. Dopo una breve storia di Goop, Paltrow presenta il suo medico personale, il dottor Habib Sadeghi, che parla per un’ora del «usso cosmico», del suo testicolo sinistro, della «magnicenza» di Gwyneth e della sua convinzione che «la consapevolezza precede la manifestazione del fenotipo», il che signica, fondamentalmente, che tutte le malattie hanno origine psicosomatica e le cisti ovariche di fatto sono dei piccoli noduli emozionali – o qualcosa del genere. Il panel successivo, sulla salute dell’intestino, confuta la teoria di Sadeghi sostenendo che tutti i mali dell’uomo sono causati da antibiotici, ibuprofene, tagli cesarei e leguminose. L’intestino è una lussureggiante foresta pluviale – ci dicono – e gli antibiotici sono napalm; prendere una pastiglia di ibuprofene è come ingoiare una bomba a mano. Qualcuno racconta l’aneddoto di un maratoneta che, dopo essersi sottoposto a un trapianto fecale con donatore il nipote sovrappeso, nì per ingrassare. Nei topi, il trapianto fecale trasforma gli esemplari grassi in magri e gli esemplari ansiosi in calmi. Ho la netta sensazione che tra poco la Paltrow inizierà a vendere la sua cacca. Il dottor Steven Gundry, autore di The Plant Paradox, rivela che da gennaio a giugno consuma tutte le calorie che gli servono tra le sei e le otto di sera, seguendo i principi evolutivi. È strano come la nostra visione dell’evoluzione umana prenda come punto di riferimento momenti diversi, a seconda della dieta punitiva in voga in quel momento. In Goop Health è un evento scandalosamente bianco – perno per me, una bionda bianca venuta qui sapendo che il pubblico sarebbe stato prevalentemente uguale a me. Non ho fatto un censimento,