Vanity Fair (Italy)

Arriva la banda di Ron Weasley

Sul set imita il principe Harry, beve e si droga. L’ex migliore amico di Harry Potter si è messo in proprio: con SNATCH, che da ilm di culto diventa serie (senza Brad Pitt, però)

- di MARGHERITA CORSI

Il personaggi­o più interessan­te di Snatch (dall’11 ottobre su Timvision), la serie tratta dall’omonimo lm di Guy Ritchie, è Charlie Cavendish-Scott, un gangster aristocrat­ico che si veste da dandy, fuma come una ciminiera, ha una passione per l’ecstasy e i cocktail (di sua produzione). È ancora più curioso che a prestargli volto e atteggiame­nto da nobile decaduto sia Rupert Grint, l’ex Ron Weasley di Harry Potter che, rispetto a Emma Watson e Daniel Radcli…e, non si è ancora emancipato dalla saga del maghetto. Qui, al suo primo progetto televisivo, di cui è anche produttore esecutivo, ci riesce però bene (ha detto di aver studiato i video del principe Harry per entrare nel suo alter ego nobile). Fra i protagonis­ti della serie, prodotta dal servizio di streaming americano Crackle e rinnovata per una seconda stagione, è forse l’unico che potrebbe essere uscito davvero dal

lm del 2000 di Ritchie, che puntava proprio su pittoresch­i delinquent­i di ogni ordine e grado. Lì, davano la caccia a un diamante di 86 carati. Nella versione Tv, in dieci episodi, la scalcinata banda guidata da Albert (Luke Pasqualino, il D’Artagnan della serie The Musketeers, targata Bbc) si imbatte in un carico di lingotti rubati, un caso realmente accaduto a Londra. Lo stile imita quello di Ritchie: ralenti, accelerazi­oni, fermo immagine, musica sempre presente. Come in un videoclip. Anche il contesto è lo stesso: la malavita londinese. Non manca il ma oso internazio­nale, Sonny Castillo (Ed Westwick, che abbandona le buone maniere di Chuck Bass di Gossip Girl), proprietar­io di un night club. E va da sé, ci sono gli incontri illegali di boxe, con cui i nostri eroi sperano di saldare un debito. Siete avvisati, il pugile Billy (Lucien Laviscount) è ben lontano dalla bizzarria dello zingaro dal lessico incomprens­ibile interpreta­to da Brad Pitt. Ma consolatev­i: i suoi addominali scolpiti e tatuati non vi faranno rimpianger­e (troppo) l’originale.

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