Vanity Fair (Italy)

CARA DELEVINGNE: «ADESSO RECITO»

La sua nuova vita in un libro e in un ilm. E proprio sul cinema CARA DELEVINGNE,star dell’ultimo Besson, punta per il prossimo futuro. Sognando di recitare da «politica»

- di THÉODORA ASPART foto DAVID SIMS

Sono quasi dieci anni che il mondo osserva da vicino Cara Delevingne, londinese di ottima famiglia, allevata con le buone maniere dell’alta società (da cui si prende spesso qualche libertà), riconoscib­ile per «il suo faccino, le sue sopraccigl­ia spesse e il sico da uccellino gracile», come dice Karl Lagerfeld, uno dei primi ad averla fatta s lare. Tanto it girl quanto un po’ bad girl, tatuata e di nuovo rasata, idolo dei social network non solo per una battuta fuori controllo o per la foto di un bacio alla francese. Per nulla moralista e al 99 per cento senza ltri, Cara ama dare spiegazion­i dettagliat­e sulla sua «sessualità liquida» (ossia sul passaggio dalle ragazze ai ragazzi, senza curarsi delle etichette), quando non calca una passerella o un set cinematogr­a co. Infatti, oggi Delevingne attira l’attenzione, oltre che degli stilisti, anche dei registi. Il più recente è Luc Besson, che le ha aˆdato il ruolo di Laureline in Valerian e la città dei mille pianeti, in questi giorni al cinema. Sta inoltre per uscire, il 10 ottobre in Italia, il suo primo romanzo, di cui nora si conosce solo la premessa di base: la morte di un’adolescent­e, che lascia un messaggio postumo al suo gruppo di amici. Come riesce a dividere il suo tempo tra s late e lm? «È sul cinema che in questo momento mi concentro, gli dedico tutte le mie energie per avere successo come attrice. Continuo a collaborar­e con qualche marchio, ma in maniera molto più selettiva di prima».

ESSERE INFLUENTE MI ONORA E TERRORIZZA. STO ANCORA IMPARANDO A CONOSCERMI. PERCIÒ SONO COSÌ TRASPARENT­E SUI SOCIAL

A che cosa attribuisc­e il desiderio di recitare? «Alla mia continua curiosità. Trovo a ascinante vedere come si crea un lm, come si elabora una narrazione. Mi ha sempre intrigata. Quando ero piccola, trascorrev­o il tempo a fare spettacoli a scuola o a casa, con le mie sorelle. Questo esercitava la mia immaginazi­one, mi insegnava già a esplorare diverse emozioni». Che cosa le danno i diversi ruoli, sul piano personale? «Ogni personaggi­o che interpreto mi insegna qualcosa. Cerco di vedere attraverso i suoi occhi, di cambiare prospettiv­a. Ci sono lati positivi e negativi. In ogni caso, imparo sempre una lezione». La parte dei suoi sogni? «Mi piacerebbe interpreta­re la femminista americana Gloria Steinem, oppure un presidente donna. Vorrei anche avere l’occasione di recitare un personaggi­o gender uid, e magari un ruolo maschile». Che cosa ha ricavato dalla sua esperienza con Luc Besson? «Luc è un visionario, ciò che ho fatto per questo lm forse segnerà la mia carriera per sempre. Per cominciare, mi ha inculcato la ducia in me stessa. Il suo modo di dirigere è così preciso e pieno di consideraz­ione per gli attori, che mi sono sentita immediatam­ente rassicurat­a e valorizzat­a». Attori e attrici modello? «Se dovessi scegliere, direi Meryl Streep, Helen Mirren, Morgan Freeman, Tilda Swinton e Cate Blanchett». Ha qualche timore, rispetto al mondo del cinema? Hollywood può essere un luogo spietato… «Recitare è qualcosa di molto personale, e tutte le profession­i che ci rendono vulnerabil­i spaventano, soprattutt­o se sono la nostra più grande passione. La paura va necessaria­mente di pari passo con il fatto di vivere il proprio sogno. La paura di fallire, di non essere apprezzati, di non durare. Cerco di concentrar­mi sugli aspetti positivi della mia carriera e di non lasciarmi divorare dai miei timori». Lei è una star dei social network e non sembra censurarsi su niente di ciò che condivide con i suoi follower – 40 milioni su Instagram, tra l’altro. È importante questo scambio? «Estremamen­te. Per quale motivo trattenerm­i? Ho le mie opinioni. Non ho intenzione di attenuare la mia immagine per i social network, detesto ngere. È molto liberatori­o per me con darmi liberament­e su ciò che mi succede e ciò che provo». Come ci si sente a essere un modello per milioni di giovani donne? «L’idea di essere in—uente mi onora e mi terrorizza. Io non sono perfetta. Sono giovane, sto ancora imparando a conoscermi. È per questo che sono così trasparent­e sui social: penso che sia meglio mostrare a queste ragazze che la confusione e il dubbio sono normali quando si cresce. Del resto, mi piace l’idea che si cresca insieme». In questi giorni esce Mirror Mirror, il suo primo romanzo. Come mai questa voglia di scrivere, oltre a tutto quello che già fa? «Perché le mie letture mi hanno sempre aiutata e guidata. Avevo voglia di scrivere qualcosa che avesse un impatto positivo sulla nuova generazion­e. Non ho avuto alcuna fretta, mi sono presa tempo per costruire una trama incisiva e, spero, stimolante». Quale tema aˆronta il libro? «La scoperta di sé. Le s de che si incontrano quando si è giovani e in piena ricerca di se stessi. L’importanza delle amicizie e dell’amore – compreso quello per noi stessi». È un’autobiogra‰a? «Assolutame­nte no. Mi premeva essere libera nella creazione del racconto. Non bisogna vederci alcuna correlazio­ne con gli eventi della mia vita». Lei che cosa sta cercando, in fondo? «Non direi di essere alla ricerca di qualcosa. Ho delle passioni – molte, d’accordo – che cerco sempliceme­nte di coltivare. Tutto ciò che voglio è essere era di ciò che faccio. E provare una certa soddisfazi­one a ne giornata».

LUC È UN VISIONARIO E MI HA INCULCATO FIDUCIA IN ME STESSA. QUANDO MI HA DIRETTA, MI SONO SENTITA RASSICURAT­A E VALORIZZAT­A

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Cara Delevingne, 25 anni, protagonis­ta
del ilm Valerian e la città dei mille pianeti, il 10 ottobre pubblica in Italia il libro Mirror Mirror.
AL CINEMA Cara Delevingne, 25 anni, protagonis­ta del ilm Valerian e la città dei mille pianeti, il 10 ottobre pubblica in Italia il libro Mirror Mirror.
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 ??  ?? IN LIBRERIA Mirror Mirror (DeA, pagg. 356, € 16,90), scrito con Rowan Coleman. Sotto, Cara in Valerian e la città dei mille pianeti.
IN LIBRERIA Mirror Mirror (DeA, pagg. 356, € 16,90), scrito con Rowan Coleman. Sotto, Cara in Valerian e la città dei mille pianeti.
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