Falsi d’autore
Se il coraggio per un cambio di look manca, si può ricorrere ai faux, acconciature che mimano tagli estremi con trecce e forcine
Il gesto della spuntatina è universale: tra pollice e indice non passa più di un centimetro d’aria. Il messaggio è chiaro: niente cambiamenti drastici. Temporanei magari sì. È per questo che esistono le pettinature faux, ovvero acconciature che, grazie a forcine e prodotti fissativi, trasformano lunghezze in finti undercut, trecce mohicane e bob, senza ricorrere all’uso delle forbici. Vi ricorrono anche le star, soprattutto per i red carpet, e poi torna tutto come prima. «Il faux piace perché non impone un cambiamento: è un gioco di lunghezze nascoste», spiega Antonia Mastrolia, hairstylist Jean Louis David. Chi ha una buona manualità può provare a farli a casa da sola: «Per il falso bob basta una coda bassa e morbida, arrotolata e fissata sotto la nuca, con cui poi disegnare un carré. Mentre per il finto undercut si creano una o più treccine laterali aderenti alle radici e le si fissano sotto la lunghezza dei capelli. Per l’effetto cresta punk, invece, occorre una treccia tirata al centro della testa, meglio se voluminosa che dà ancora più grinta», dice Mastrolia. «Per uno stile più raffinato, però, la mano del professionista fa la differenza: nei saloni Jean Louis David offriamo Girly Style, un servizio di styling in 15 minuti a 15 euro, senza shampoo o taglio, che propone anche raccolti come questi». Forcine e prodotti di fissaggio sono indispensabili: «Soprattutto nel caso delle trecce, le ciocche devono essere compatte e docili. Per questo vengono usati oli strutturanti che allo stesso tempo lucidino i capelli. Per creare volumi inesistenti, invece, l’ideale è usare polveri testurizzanti». Chissà che dopo le prove generali non venga voglia di darci un taglio per davvero.