Multietnici, progressisti e molto nevrotici
La vita va vissuta qui e ora. Ne è convinto Greg, professore di Filosofia e guru, autore di una guida per essere felici. Ma che cosa si fa se il «qui e ora» è un disastro? Lo chiede Here and Now - Una famiglia americana (su Sky Atlantic dal 27 febbraio), la nuova serie di Alan Ball, il creatore di Six Feet Under e True Blood, che torna per raccontare una famiglia multietnica. Greg, a cui dà il volto Tim Robbins, 59 anni, è depresso, ha una crisi di mezza età e si vede ogni settimana con una prostituta. Non manca all’appuntamento neanche il giorno dei suoi 60 anni, per poi tornare a casa dalla moglie Audrey (la fantastica Holly Hunter, 59, sotto, con Robbins), nevrotica e in ansia da prestazione per la sua festa di compleanno. I loro figli adottivi non se la passano meglio: la liberiana Ashley (Jerrika Hinton, l’ex Stephanie Edwards di Grey’s Anatomy) ha un marito adorabile ma si sballa con alcol e cocaina e flirta con i modelli; il colombiano Ramon vive male la sua omosessualità e comincia ad avere strane allucinazioni; il vietnamita Duc è un terapista allergico alle relazioni sentimentali. La coppia ha anche una figlia biologica, la minore Kristen (Sosie Bacon, la figlia di Kevin Bacon e Kyra Sedgwick), un’adolescente ansiosa di sbarazzarsi della sua verginità. Lo stile di Ball resta inconfondibile: umorismo nero e soprannaturale (che cosa significano le visioni di Ramon?). La novità è il tema, molto attuale in America: due genitori hanno voluto creare una famiglia multietnica per dimostrare di essere progressisti. Ma l’esperimento ha funzionato?