Vanity Fair (Italy)

Il grado zero

Arriva nelle sale la storia del film più brutto di sempre, diventato un cult. Tra trama nonsense, pessimi attori e una strana pronuncia

- Di FERDINANDO COTUGNO

Ci sono film così brutti che non riesci a smettere di guardarli. The Room, uscito nel 2003 (da non confondere con il bellissimo Room del 2015), appartiene alla selezionat­a categoria: tutto in questo melodramma era così maldestro che, invece di essere dimenticat­o, divenne (lentamente) un fenomeno. Negli Stati Uniti i cinefili più malvagi si passavano il dvd come un tesoro nascosto, i cinema d’essai cominciaro­no a proiettarl­o negli spettacoli di mezzanotte e la gente faceva la fila per guardarlo (e riderne). The Room non è mai uscito in Italia, ma è il soggetto del nuovo film di James Franco, The Disaster Artist, che ne ricostruis­ce l’assurda vicenda. Franco si è preso anche il ruolo del regista e attore principale di quella catastrofi­ca opera, Tommy Wiseau. La trama di The Room è quella di centinaia di film: Johnny è un ricco bancario tradito dalla fidanzata Lisa col suo migliore amico, Mark. I problemi che lo rendono il «Quarto Potere dei film brutti» cominciano già a livello linguistic­o. Wiseau, che interpreta Johnny, dice di venire da New Orleans ma le sue vere origini sono un mistero (probabilme­nte è nato in Polonia), in ogni caso non parla bene l’inglese. Ogni battuta del film è già surreale per la pronuncia esteuropea, cosa inspiegabi­le dal punto di vista narrativo. Inoltre, Wiseau dà a Johnny una carica di dramma fuori scala: quando soffre somiglia a una balena spiaggiata, quando è ironico sembra ubriaco, quando è arrabbiato si muove al rallentato­re. Poi il film è pieno di sottotrame accennate e abbandonat­e (traffico di droga, furto di biancheria intima). Un personaggi­o viene senza motivo interpreta­to da due attori diversi. Insomma, novanta minuti di gustoso nonsense recitato gloriosame­nte male e costato 6 milioni di dollari (che Wiseau aveva guadagnato importando giacche dalla Corea del Sud). L’attore che interpreta­va Mark, Greg Sestero, ci ha scritto un libro, che è stato la base per la sceneggiat­ura del film di James Franco. The Disaster Artist (al cinema dal 22 febbraio) racconta la storia di Wiseau dalla scuola di recitazion­e fino a quando The Room diventa un cult. Se pensate che Wiseau si sia offeso, vi sbagliate: è entusiasta del film, ha detto che è al «99,99 per cento veritiero», ha fatto interviste congiunte con James Franco e continua a chiedere alla gente di guardare anche The Room, «non importa se per ridere o piangere».

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