Meglio non montarsi la testa
In 3 minuti, un trattamento multitasking: i pro e i contro del co-washing, la detersione senza schiuma delle star
AAmanda Seyfried e Adele sono state tra le prime sostenitrici del co-washing (letteralmente conditioner only, solo balsamo). Questo metodo è diventato l’alternativa numero uno al classico lavaggio con lo shampoo. Il punto è capire se un prodotto lavante privo di tensioattivi come il balsamo o le creme formulate appositamente possano rappresentare un vantaggio per la bellezza dei capelli: «Lo consiglio a chi va spesso in piscina, alle donne con i capelli grossi e ricci perché si ottiene un mosso più compatto, e a chi pur avendoli danneggiati, deve lavarli spesso. Si applica sulla testa bagnata solamente una dose abbondante, si emulsiona delicatamente per farlo assorbire e poi si passa al risciacquo», spiega Jo Capelli, hairstylist Wella (non è un nome d’arte, è proprio così). «Attenzione però: un uso eccessivo del co-washing potrebbe danneggiare la cute e quindi le lunghezze. Lo shampoo, infatti, ha il compito di detergere i follicoli e il bulbo, lasciandoli liberi di respirare. Se non si eliminano bene sebo, cloro, sudore o smog, i capelli inizieranno a essere opachi e ad assottigliarsi». Tra i fedeli del metodo no-poo c’è anche Stéphane Lancien, international hairstylist di L’Oréal Paris con centinaia di sfilate e shooting a curriculum: «Sono creme delicate senza solfati e schiuma, che lasciano i capelli nutriti, morbidi e luminosi in soli tre minuti. Lo uso sul set perché le modelle, per i ripetuti brushing, hanno i capelli fragili, secchi o stracolorati a cui serve un booster di energia». E anche in questo caso il classico lavaggio va resettato: «È importante seguire tre step. Calcolare bene la dose a seconda delle lunghezze: per quelle medie consiglio 10-15 noci di prodotto. Poi massaggiare dal cuoio capelluto alle punte e lasciare in posa. Infine risciacquare districando i capelli con le dita». Sei detersioni, contro un solo lavaggio. Come canta Adele: One and Only.