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Delicata e ambrata l’abbronzatura 2018 è espressiva come un emoticon. Capace di comunicare emozioni e stati d’animo e più di tutto un’attitudine healthy. Per raggiungerla, tempi, modi e ingredienti su misura
proteggere e idratare sono le mosse giuste. e la pelle ringrazia
Se è finita per sempre la mania dell’abbronzatura intensa, si è esaurita fortunatamente anche quella del pallore estremo. Si è visto anche sui red carpet più autorevoli e titolati, dove Jennifer Lawrence ha esibito un viso dolcemente dorato. Persino Margot Robbie ha detto addio al suo mood dolce latteo, lasciando visibilmente intravedere sul décolleté un delicato colorito caffellatte con evidenti segni effetto stencil del bikini. E anche chi, come Victoria Beckham, in gioventù ha giocato forte con gli Uv, oggi si ridimensiona, abbassando di 2 toni l’intensità, ma aggiungendo tanta radiosità. Segni particolari dell’abbronzatura 2018: un colorito punteggiato da emoticon, sì le faccine smile che usiamo per esprimere uno stato d’animo con i nostri sms e whatsapp, come a sottolineare che un bel colorito dorato possa comunicare anche emozione, gioia, un vero benessere anche interiore. Un sentirsi healthy e in piena forma anche – perché no – dal punto di vista epidermico. Quindi colore dorato certo, ma che cloni la perfezione illuminante, globalmente conosciuta come effetto glowing.
Colore splendore
Glow. In una parola: splendore che conquista e ammalia, facendo sembrare la pelle di velluto al tatto e portatrice di luce propria. Così deve essere l’abbronzatura, come un abito couture che veste alla perfezione la propria carnagione, nascondendone le piccole défaillances ed evidenziandone i punti forti. Base migliore per valorizzare il maquillage estivo: non è un caso infatti che molte maison cosmetiche abbiano, nelle ultime stagioni, abbinato alla linea solare pezzi must have per il maquillage, come stick glow da usare su labbra e guance, ciprie bronzing e fondotinta compatti. Il glowing perfetto si deve adeguare al nostro fototipo, quindi mai cadere nell’errore di accelerare i tempi. Bisogna saper dire basta all’esposizione che – a inizio stagione – non deve superare le 4 ore giornaliere. Inutile forzare la mano: è scientificamente provato che il cambio di colore affiora solo 48 ore dopo, e se si tende a farlo in modo disordinato, è bene mantenere alta l’attenzione con filtri very-hi-tech (La Roche-Posay o Uriage), magari abbinando blend abbronzanti ricchi di estratti naturali pigmentati, attivatori appunto di melanina e tirosina (Australian Gold). O ancora proteggersi con formule che agiscono sulla pigmentazione cutanea a tutti i livelli, alla ricerca proprio di quella luce dorata. Beautifying Tanning Activator è il brevetto segreto che ricrea in superficie il leggendario splendore dorato by Lancaster. E non solo il nome è una libidine, il bello arriva poi – day by day – con il risultato.
Protezione top e texture di piacere
Da uno studio condotto da La Roche-Posay, solo 1 italiano su 2 si protegge adeguatamente al sole. E anche se le donne si mostrano molto più attente e virtuose, rimane ancora vaga l’idea che ci si debba proteggere mentre si nuota e durante lo sport. «E comunque sono ancora in pochi a seguire il consiglio di non esporsi durante le ore centrali, dalle 11 alle 15, e tanti ancora che commettono l’errore di abbandonare la protezione, una volta conquistata l’abbronzatura. Che può garantire al massimo 10 minuti in più di autonomia senza Spf», ricorda la dermatologa Corinna Rigoni, che aggiunge: «Mai lesinare con l’Spf. Oggi le nuove texture non fanno che invitare alla prova. Sono lievi sulla pelle, trasparenti, non migrano e non si alterano con il calore. E pur essendo formule più snelle dal punto di vista degli ingredienti, offrono una tolleranza elevata».
Se la pelle • ÇirascibileÈ
L’allarme è generale e non è un problema che riguarda solo i fototipi chiari (1 e 2), i casi di pelle «atomica» sono sensibilmente in aumento (si parla del 20% della popolazione). Sarà l’habitat sempre più inquinato, lo stile di vita stressante, «ma fenomeni di fotodermatosi, di fotosensibilità indotta dai farmaci, di iperpigmentazione eccessiva, di reazioni cutanee anche inaspettate sono
all’ordine del giorno. Si tratta di un’epidermide poco attrezzata ad autodifendersi, quindi anche carente e indebolita», precisa la dermatologa. Una carnagione così ha sicuramente più difficoltà a conquistarsi un glowing speciale, quindi merita prodotti mirati. Che significa: formule minimaliste, con pochi ingredienti calmanti e filtri ad ampio spettro. Fra i nuovi attivi si segnalano le cellule staminali derivate dal cotone che riducono gli stati infiammatori, vitamina E, estratti di gelsomino e di liquirizia, lecitina di soia.
Di che sole sei
Ci sono i fissati della spiaggia, quelli che in barca o zero sole, i maniaci dello sport, gli ossessionati dell’invecchiamento. C’è una risposta a ogni tormentone solare. Gli amanti dell’attività all’aria aperta, come di recente si è vista Martina Colombari sulle spiagge dell’Oman, possono contare su formule che si amplificano una volta a contatto con l’acqua e persino il sudore! Le ha create Shiseido: formule trasparenti, ultraleggere e, grazie a WetForce, una tecnologia di polveri minerali che a contatto con l’acqua forma uno scudo protettivo, utili in caso di nuotate ripetute. Diversa scelta per i tipi glam da spiaggia, stile Kardashian. Nel caso, meglio solari sandproof che evitano l’effetto panatura di crema + sabbia, e pezzi make-up versione solari come i nuovissimi Lip Color Splash di Shiseido, formulati con olio di cartamo e un complex potente di Spf. E se la paura dell’invecchiamento precoce rimane in agguato, ecco le nuove acque abbronzanti Spf 30 ma altamente anti-Ox con i polifenoli del mirtillo (Vichy) e gli scudi-color per il viso (Avène) che, mentre proteggono, ristrutturano l’epidermide e la aiutano a stimolare la sintesi di collagene e delle fibre di elastina. Specialità tutte che assicurano un’abbronzatura omogenea e la giusta idratazione anche perché, particolare da non sottovalutare, dopo gli anta, quello splendore epidermico, quel glowing dorato inizia a svanire.
Dopo tanto sole
Latte, gel, burro: tutto ciò che è rinfrescante, lenitivo e restitutivo perché la pelle, strapazzata e stimolata dal punto di vista meccanico (vedi produzione di melanina) chiede vitamine, menta e tutto ciò che idrata e rinfresca. Fra gli attivi più cool dell’estate, si segnala, per le proprietà terapeutiche, la linfa e la polpa di aloe vera che insieme contengono oltre 75 elementi nutrizionali, 20 minerali, 18 amminoacidi e 12 vitamine, un booster epidermico straordinario. Segue il tè verde per le virtù anti-ossidanti e cenetta asiatica dall’elevato potere riparatore. A completare e potenziare il glowing una crema rigenerante dopo-sole dalla texture vellutante e fondente che prolunghi e uniformi il colorito, vedi Clarins e Lancaster. Ma soprattutto le nuovissime formule ultrafresche e sensoriali Dior Bronze che sublimano il colorito, donando un riflesso illuminante e naturale a tutte le nuance di abbronzatura.