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Simulare il digiuno riducendo al minimo le calorie può avere effetti positivi su salute e bellezza. Ecco le regole da seguire e gli errori da evitare
più toniche con la dieta mima digiuno
Il principio less is more vale anche per la salute, soprattutto se si parla di alimentazione. Da anni la scienza studia il digiuno e i suoi potenziali benefici sull’organismo, con risultati incoraggianti. «Il digiuno viene chiamato la nuova terapia quando in realtà è la più antica», sostiene Nicole Boudreau, biologa, supervisore in centri dedicati a questa pratica e autrice del saggio
La terapia del digiuno (Macro Edizioni). «Ci sono diverse tipologie, per esempio quella che elimina le proteine o i grassi, o il digiuno intermittente, durante il quale si saltano due pasti consecutivi per mettere a riposo l’apparato digerente. Il digiuno che conosco è quello integrale, che prevede il consumo esclusivo di acqua di fonte pura in una situazione di relax: un riposo dal punto di vista metabolico, fisico e psichico», spiega Boudreau. Riposo che innesca un circolo virtuoso: «Il corpo ha una formidabile capacità di autoguarigione che si attiva durante il riposo e il digiuno: quando siamo inattivi interiorizziamo le energie e l’organismo può dedicarsi alla manutenzione dei tessuti e al funzionamento del metabolismo. Attraverso l’autolisi, il corpo “si nutre” delle scorie, dei grassi cattivi, dei tessuti danneggiati per poterli poi rigenerare. È come ristrutturare una casa: prima si abbattono i muri vecchi, e poi si costruisce con materiali nuovi», spiega l’esperta. Con effetti positivi anche sulla bellezza: «Se il metabolismo e la circolazione funzionano bene, la pelle assorbirà meglio i nutrienti e la comparsa della cellulite sarà contrastata». Boudreau consiglia il digiuno anche quando non si hanno problemi di salute, per recuperare energie: «Se al risveglio ci sentiamo fiacchi, il corpo è pesante, è il segnale che non siamo in equilibrio e il digiuno può essere un ottimo strumento di prevenzione: vale sempre la pena prevenire piuttosto che curare». Per Boudreau, due le condizioni fondamentali: che si digiuni a riposo e sotto la guida di un esperto.
Pelle luminosa, capelli e unghie più belli, gambe asciutte: il digiuno, ben organizzato e sotto la guida di un esperto, è un valido alleato del benessere e dell’estetica
La condanna del fai da te è il punto di partenza anche per Massimo Gualerzi, cardiologo, fondatore del centro SuperSalute, direttore delle Terme di Tabiano e Salsomaggiore e autore del libro La dieta
SuperSalute (Sperling & Kupfer). «Diversi studi stanno indagando per stabilire con precisione che cosa accade nell’organismo dal punto di vista biochimico e metabolico dopo un giorno di digiuno. Molte persone riferiscono uno stato di benessere, e si vuole capire il meccanismo esatto». Più che al digiuno integrale, Gualerzi è propenso a un regime mima digiuno, ovvero a un programma di restrizione calorica da seguire uno o più giorni in grado di apportare gli stessi benefici della totale astensione dal cibo. Di che cosa si tratta? «Una versione contempla un regime di circa 500-700 calorie al giorno da assumere tramite smoothie a basso indice glicemico composti da verdura, piante officinali, frutta secca e frutta. Si può iniziare da un giorno alla settimana, che è già un buon modo per detossificare l’organismo e ridurre lo stress ossidativo». Quali ingredienti usare per i centrifugati e quando assumerli per ottimizzare i risultati? «Bisogna preferire le verdure di stagione. L’andamento ideale prevede succhi detox al mattino, perché nelle prime ore della giornata ci si depura, quindi a base di broccoli, carciofi e tutte quelle sostanze che hanno un’azione “spazzino”; a metà giornata meglio scegliere alimenti che hanno capacità drenante e idratante, come carote, finocchi e mela, e verso sera bevande con un contenuto più consistente e proteico, che si ottiene aggiungendo, per esempio, pepe di Cayenna per stimolare il metabolismo, nocciole, mandorle e alcune farine, come quelle di canapa e quinoa, ricche di aminoacidi utili a ricostituire la minima perdita di tessuti muscolari che si è avuta durante la giornata». Seguendo un protocollo di un giorno di mima digiuno alla settimana per 4 settimane, abbinato a una dieta controllata ma per niente drastica, si registra inoltre una perdita di peso (anche fino a 5 chili) e un guadagno in energia. «Insieme con il metabolismo, l’energia è il fuoco che arde nel nostro corpo. Stress ossidativo e intossicazione sono le ceneri che smorzano il fuoco: la detossificazione libera il metabolismo e permette al fuoco di tornare ad ardere». E la pelle ringrazia: «Già dopo un giorno di detox è più luminosa, le occhiaie si attenuano. In più, riducendo l’infiammazione dei tessuti, si contrasta anche la cellulite», conclude Gualerzi. Esiste poi un programma mima digiuno che si protrae dai tre ai cinque giorni e che sembra indurre una sorta di rigenerazione a livello cellulare. Margherita Enrico, giornalista che vanta collaborazioni con scienziati come il Nobel Luc Montagnier, ha da poco pubblicato il saggio I segreti della longevitˆ (Sperling & Kupfer), con prefazione e intervista di Valter Longo, direttore dell’Istituto di Longevità all’University of Southern California. Enrico, «che prima di scrivere su un argomento prova in prima persona», ha sperimentato la dieta mima digiuno di 5 giorni con il kit proposto
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