5 luoghi comuni sui migranti, sfatati
La stretta contro le navi delle Ong e l’odissea dell’Aquarius, in mare per nove giorni, hanno messo a dura prova l’Europa. Risultato? Al Consiglio europeo in programma il 28 e il 29 giugno si parlerà soprattutto di migranti. Nel frattempo sono riemersi vecchi luoghi comuni («ci stanno per invadere»), slogan più o meno muscolari (da «questa è una crociera» a «aiutiamoli a casa loro») e distinguo difficili da mettere in pratica (come «accoglieremo i richiedenti asilo ma diremo no ai migranti economici»). Li abbiamo verificati.
1. Solo l’Italia accoglie?
Il regolamento di Dublino impone ai Paesi di primo approdo come l’Italia di farsi carico della procedura di asilo. E poi? Il programma di ricollocamento dei richiedenti asilo dell’Ue si è rivelato un fallimento: la Spagna ne ha accolti dall’Italia 235 contro i 2.676 preventivati all’inizio, la Francia solo 640, l’Ungheria di Orbán nessuno. Quanto a Malta, i dati dell’Unhcr scagionano l’isola: ci sono 19 rifugiati ogni mille abitanti, contro i 2,7 dell’Italia. Dopo la Svezia, è il secondo Paese Ue con il più alto numero di rifugiati sul totale della popolazione.
2. Si possono chiudere i porti solo a certe navi?
Matteo Salvini ha confermato l’indisponibilità a concedere l’attracco nei porti alle Ong, non per le navi delle missioni ufficiali. Si può fare? In realtà, impedire l’attracco a una nave umanitaria viola diverse norme del diritto internazionale. In base alla convenzione Onu sul diritto del mare del 1982, il governo può rifiutarsi di accogliere un’imbarcazione battente bandiera straniera solo nel caso in cui il suo arrivo rappresenti una minaccia concreta per la pace, l’ordine e la sicurezza.
3. Aiutarli a casa loro: si può?
Nel 2015 ha visto la luce un fondo fiduciario europeo per contrastare l’immigrazione irregolare direttamente in Africa, promuovendo in loco lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro. L’Italia ha donato al fondo 103 milioni di euro, mentre Francia e Spagna ne hanno versati appena 9. La Germania 139 sui 157 promessi.
4. È in atto un’invasione?
A metà giugno erano 15.568 i migranti sbarcati in Italia nel 2018, in calo del 76% rispetto al 2017. Quelli provenienti dalla Libia sono 10.769: erano ben 62.810 un anno fa. I Paesi dell’Africa e del Medio Oriente oggi ospitano 9 milioni di rifugiati, i Paesi dell’Ue ne accolgono 2,5 milioni (dati Unhcr).
5. Respingere i migranti economici è possibile?
Il governo vuole respingere i migranti economici, circa l’85% di coloro che arrivano in Italia. Ma ciò richiederebbe un’attività di controllo nei luoghi di partenza delle navi che è difficile da mettere in pratica. In Francia però questa linea di demarcazione esiste: è appena approdata in Senato la nuova legge sull’immigrazione che da un lato abbrevia i tempi entro cui le autorità competenti dovranno decidere se concedere o meno l’asilo e dall’altro prevede l’adozione della linea dura contro i migranti economici, facilitandone il rimpatrio. Il progetto di legge è giudicato come repressivo.