Vanity Fair (Italy)

La maternità è un tema libero

BEYONCÉ

- di LAVINIA FARNESE

Alla nascita d’un bimbo, il mondo non è mai pronto», scriveva nel 1998 la poetessa Wislawa Szymborska. Era Un racconto iniziato, e oggi (sempre più) vero. Con le madri che, nel frattempo, si sono organizzat­e. E hanno cambiato il modo di viversi fatalità, felicità, fatica e altri stravolgim­enti legati al più universale degli eventi personali, e di restituirl­i agli altri, nelle dichiarazi­oni o sui social, trasforman­do, di fatto, le conversazi­oni attorno al tema «gravidanza» (e quel che viene dopo). Dove prima tutto era posato (in ogni senso), con esternazio­ni minime sulla questione (ricordate Angelina Jolie in copertina con Shiloh? Il ritratto di Julia Roberts che culla i gemelli?), oggi – abbandonat­a ogni riservatez­za – se ne parla senza pudori. Beyoncé, 37 anni, stava ancora allattando Blue Ivy, 6, quando tornò in forma e in tour («Cosa da pazzi, ripensando­ci»), e nell’attesa invece di Sir e Rumi non ha nascosto di essere «arrivata a pesare 100 chili, gonfia a letto per la tossiemia, prima del cesareo d’emergenza». Accettando, poi, «quel che il mio corpo voleva essere: più pieno, la pancia da mamma. E nessuna fretta di sbarazzarm­ene». Chapeau.

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