in 5 domande
Si descrive 1 in tre aggettivi?
«Curiosa, anche a livello spirituale. Mi piace approfondire, seguo filosofie orientali, faccio meditazione. Poi eclettica, adoro spaziare nel lavoro e nella vita. Ho vari interessi, faccio collanine, saponi artigianali. E idealista, sogno un altro tipo di mondo».
Il ruolo 2 a cui ambisce?
«Un personaggio che sia esistito davvero, la biografia di una scrittrice o un’astrofisica. Un attore di solito dà il suo volto a un personaggio di finzione. In quel caso invece dovrei avvicinarmi al volto di un altro: la sfida si triplica».
Con quale regista 3 sogna di lavorare?
«Sono due. Il primo è Quentin Tarantino, uno che non ha paura di rischiare. Ha una sua crudezza e un mondo onirico che mi appassiona. E poi Alejandro Jodorowsky, che non è solo un regista ma una figura quasi mistica: è il padre della psicomagia».
A che cosa non 4 rinuncerebbe mai?
«Mai senza natura, animali, mare. Sono nata in campagna e, dopo aver vissuto per diversi periodi in città, ho pensato di trasferirmi di nuovo lì: ho appena comprato una casa fuori Roma. La città è troppo frenetica per me».
Il suo concetto 5 di amore?
«Quel tipo di sentimento che sa dire sempre sì, cioè che sa accogliere sia la tempesta sia il sole e non si tira indietro davanti alla crescita della persona a cui stai accanto».