Vanity Fair (Italy)

Che paura, Thom Yorke

- ferdinando cotugno

Dopo 25 anni di musica una cosa di Thom Yorke l’abbiamo intuita: l’inclinazio­ne alle fobie e all’ansia. Paura di automobili e aerei, robot, alieni, spazi chiusi, interviste e del futuro in generale. Negli anni di Ok Computer girava con un inalatore su cui aveva scritto: «Niente panico». Questo per dire che sembra quasi assurdo che nessuno avesse mai proposto al cantante dei Radiohead di scrivere la colonna sonora di un horror. Ha rimediato Luca Guadagnino, che gli ha affidato quella del remake di Suspiria di Dario Argento. La prima reazione di Thom? Paura, ovviamente. Non aveva mai visto l’originale, ma è un fan dei Goblin, che avevano composto la colonna sonora del ’77, un classico del genere. «Temevo che la gente avrebbe reagito male a qualunque cosa avessi fatto, perché non era l’originale», ha detto a Billboard. Poi, per fortuna, Yorke ha fatto come sempre con le sue paure: le ha trasformat­e in musica. La colonna sonora di Suspiria esce il 26 ottobre ed è un mare di inquietudi­ne strumental­e dal quale emergono, come isolotti, le poche canzoni in cui si sente la sua voce, ballate con flauto e pianoforte, Unmade,

Has Ended e Suspirium. Il resto è affascinan­te e caotico, Thom Yorke ha messo a disposizio­ne di Guadagnino la sua cultura, omaggiando l’ambientazi­one Berlino ’77 del film con pezzi

krautrock, mescolando­li a cori da chiesa, cigolii, brani orchestral­i e voci gotiche. Ha vinto il Soundtrack Stars Award a Venezia e già si parla di Oscar. Ma immaginate quando scoprirà che paura fa quella notte lì.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy