Scorsese scatenato (solo per noi)
Alla Festa del Cinema di Roma Vanity Fair premia e celebra il grande regista americano (da poco italiano), un «bravo ragazzo» che continua a stupirci con De Niro e DiCaprio
Un giorno del 1970, Martin Scorsese incontrò per strada Roberto Rossellini. L’allora giovane cineasta (aveva girato un solo film) disse al Maestro: «La presa del potere da parte di Luigi XIV è un capolavoro!». Rossellini, di cui, molti anni dopo, Scorsese avrebbe sposato la figlia, rispose: «Rinnego quel film. Il cinema non mi interessa più, voglio andare a Houston a studiare gli astronauti». Questo è solo uno dei tanti aneddoti raccontati da Martin Scorsese, sul suo rapporto, anzi sulla sua storia d’amore con il cinema italiano. Alla Festa del Cinema di Roma e alla cena organizzata da Vanity Fair, il regista che, da poco, ha ottenuto la cittadinanza italiana, è stato accolto con gli onori degni di un grand’uomo ma anche con l’affetto riservato a uno di famiglia. Scorsese è venuto a Roma accompagnato dalla moglie Hellen (la quinta), subito dopo aver finito le riprese di The Irishman, con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, che uscirà nel 2019. Nel frattempo ha anche annunciato l’inizio della preparazione per un altro film ancora, Killers of the Flower Moon, con Leonardo DiCaprio. Insomma, per avere 75 anni compiuti, Martin Scorsese è ancora un (bravo) ragazzo.