Vanity Fair (Italy)

Ma ora faccio ridere

Michael Douglas in un ruolo comico è l’ultimo attore di una tendenza che funziona: la terza età in serie tv. Tra disincanto e ironia

- di MARGHERITA CORSI

Trent’anni di ruoli drammatici, dallo squalo della finanza al sex symbol. Ma nella serie Il metodo Kominsky, su Netflix dal 16 novembre, il 74enne Michael Douglas (nella foto, con Nancy Travis, 57) dimostra che non è mai tardi per sperimenta­re. Dopo i 70, è una tendenza sempre più in voga tra i suoi colleghi, che colgono le opportunit­à offerte dai servizi di streaming, lontane dalle dinamiche usa e getta di Hollywood. Nella sitcom di Chuck Lorre, creatore di The Big Bang Theory, Douglas fa coppia con Alan Arkin, che con la sua comicità ha già vinto l’Oscar per Little Miss Sunshine. La storia è quella di Sandy Kominsky (Douglas), una ex star del cinema che ha aperto una scuola di recitazion­e, e del suo agente e amico Norman (Arkin), alle prese con i contraccol­pi della loro età. Esempi? Sandy non ottiene la parte in una commedia perché i produttori preferisco­no puntare sulla diversità e la danno al rapper nero Ludacris, mentre a scuola si scontra con la superficia­lità dei suoi studenti. Ma quel disincanto che arriva solo superata una certa età è anche la fonte delle battute più divertenti fra i due amici, che hanno un rapporto basato sull’ironia e la presa in giro reciproca. Douglas veste i panni del suo alter ego con disinvoltu­ra e tempi comici azzeccati: a 74 anni, non ha perso un briciolo del suo fascino. Ed è in buona compagnia: ecco altri tre titoli con protagonis­ti famosi «over 70».

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