in 5 domande
1 È nel Paradiso delle signore. Lei ha una soap del cuore?
«A dire il vero non le amo particolarmente, perché preferisco ciò che ha un inizio e una fine. Questa però è un’epoca in cui il “genere” non esiste più. Pensi alla Casa di carta: anche se di Netflix, è una serie nazional-popolare; ma ben raccontata e con attori che recitano anche nel Segreto».
2 Di Grease che cosa le piace?
«È una scatola di archetipi esilarante. È semplice ma con musiche fighissime. Certo, lui non è un grande esempio, ma siamo stati tutti un po’ Danny nella vita. È uno che ha bisogno di perdere qualcosa per rendersi conto di ciò che sta perdendo. Ma, per favore, uomini: non prendetelo a modello».
3 Quando ha pensato di poter fare l’attore?
«Molta gente perde un sacco di tempo a “trovar se stessa”, a me è bastato l’incontro fortunato con il teatro, a vent’anni, per capire che non avrei avuto altra scelta. Mi sono sentito subito all’altezza del mio destino. E l’ho solo assecondato».
4 È stato «carramba boy» di Raffaella Carrà. Rinnega?
«No, macché, lo rifarei subito! Ricordo ancora quando ai miei genitori dissi: questa settimana devo fare una coreografia con la Carrà e la devo prendere in braccio. Palermo tremò: se fosse caduta sarebbe stata un’onta indimenticabile».
5 Com’è lavorare con la sua fidanzata nella soap?
«La vita sentimentale ci guadagna! Io e Federica (De Benedittis, attrice, ndr) condividiamo pure il camerino. Siamo “la coppia del paradiso”, e il set è diventato la nostra seconda casa. È una gran fortuna accompagnarsi sempre e andare d’accordo anche sul lavoro».